Creme idratanti: attenzione a fenossietanolo e altri ingredienti inquinanti, Nivea Men tra le migliori del test

Nelle creme idratanti per il viso ci sono ancora vari ingredienti controversi per la salute e l'ambiente, almeno secondo l'ultimo test condotto in Francia che ha analizzato 17 referenze

Meno della metà delle creme idratanti per il viso non contengono sostanze potenzialmente dannose per la nostra salute o l’ambiente. È quanto emerge dall’ultimo test condotto dalla rivista dei consumatori francesi 60 Millions de Consommateurs su 17 creme acquistate in supermercati, negozi e farmacie, tra cui anche alcune referenze biologiche o certificate ecobio.

Si tratta principalmente di creme vendute in Francia ma alcune marche come Nivea, Garnier, Eucerine, Clinique o L’Oréal Paris si trovano anche nel nostro Paese.

I risultati

La rivista segnala che alcuni prodotti hanno “liste degli ingredienti lunghe quanto il tuo braccio” ma soprattutto che le creme per il viso possono contenere sia ingredienti problematici per l’ambiente, spesso derivati da prodotti petrolchimici (come l’isoesadecano) che rischiosi per la salute. Tra quest’ultimi interferenti endocrini o cancerogeni mutageni tossici per la riproduzione (CMR), come il benzil salicilato o il BHT (butil-idrossitoluene).

Il BHT, ad esempio, è presente sia nella crema L’Oréal Paris che in quella Clinique.

Ampiamente presente anche il fenossietanolo, l’ingrediente più controverso trovato nelle creme (precisamente in un terzo delle referenze):

È uno dei conservanti meno costosi, il più facile da usare: permette di rafforzare l’efficacia di altri conservanti e quindi di utilizzarli a una concentrazione inferiore. Agli occhi degli industriali è anche molto sicuro.

specifica la rivista, che però aggiunge anche che:

Dal punto di vista ambientale, il fenossietanolo resta una sostanza etossilata la cui produzione è molto inquinante e di cui preferiremmo fare a meno.

Gli esperti francesi notano poi la tendenza ad inserire nelle creme un fattore di protezione solare (SPF) ma questa, a loro dire, non è una buona idea. Come si legge su 60 Millions:

Il loro SPF è spesso insufficiente per proteggere dal sole, e questo comporta l’applicazione quotidiana di filtri solari spesso problematici sulla pelle. È il caso della crema Eucerin e del suo SPF25 che contiene cinque filtri UV tra cui l’octocrilene o il butilmetossidibenzoilmetano (avobenzone), sospettati di essere degli interferenti endocrini.

E che dire delle creme biologiche o ecosostenibili?

Anche queste creme, purtroppo, possono contenere sostanze irritanti. 60 Millions ricorda che:

Il fatto di essere un ingrediente di origine naturale o da agricoltura biologica non implica che sia privo di effetti: i prodotti biologici sono spesso addirittura penalizzati dalla presenza di una combinazione di ingredienti sensibilizzanti o irritanti. Una crema Garnier ne è un esempio: contiene molti ingredienti sensibilizzanti, un ingrediente sospettato di essere un interferente endocrino (acido salicilico) e ha un punteggio finale misto.

Nel complesso, comunque, i prodotti biologici e quelli per bambini sembrano essere i più virtuosi. Non si può dire lo stesso delle creme da uomo. Infatti, ad eccezione della referenza Nivea Men, sono più costose e sembrano esporre anche a maggiori rischi, perché spesso si utilizzano sulla pelle rasata, quindi più permeabile.

Le creme idratanti per il viso migliori e peggiori

Tra le creme idratanti per il viso migliori c’è la Nivea Men Protect & Care, le altre sono tutte  referenze tipicamente francesi.

creme idratanti viso migliori

@60 Millions de Consommateurs

Tra le peggiori in classifica trovamo invece:

  • Clinique Moisture Surge
  • Nivea soin de jour apaisant
  • L’Oreal Paris men expert hydra sensitive

Male si posizionano anche le referenze Eucerin e Garnier Bio alla vitamina C.

creme idratanti viso peggiori

@60 Millions de Consommateurs

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Fonte: 60 Millons de Consommateurs

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