Altroconsumo ha analizzato diversi corn flakes (anche biologici), acquistati in supermercati e discount. Il migliore del test è risultato un prodotto molto noto
Molte persone iniziano la giornata consumando cereali per la colazione tipo corn flakes, uniti a latte o yogurt. Si tratta però di prodotti industriali, spesso ricchi di zuccheri e sale, che sarebbe meglio sostituire ad esempio con dei fiocchi di avena.
Se non possiamo proprio farne a meno, cerchiamo almeno di acquistare quelli migliori sotto il profilo nutrizionale, del gusto e/o del buon rapporto qualità-prezzo.
Come orientarsi? Altroconsumo ci viene in aiuto con il suo ultimo test che ha messo a confronto 10 campioni di corn flakes e 8 di cereali con frumento integrale e altri cereali, sia dal punto di vista nutrizionale che tramite assaggio.
In particolare, per ogni campione di cereali (tra i più noti e acquistati nel nostro Paese) sono stati valutati diversi parametri:
- Etichette: si voleva verificare la presenza delle indicazioni obbligatorie per legge ma anche delle informazioni facoltative e l’indicazione di origine dei cereali
- Ingredienti e valori nutrizionali: per valutare il contenuto in calorie, zuccheri, sale, fibre, proteine ci si è basati sul Nutriscore, il sistema di etichettatura adottato in Francia che valuta negativamente il valore energetico, il contenuto in grassi saturi, zuccheri e sale dei vari prodotti. Punti a favore sono invece il contenuto in fibre, proteine e di frutta, verdura, legumi. Per quanto riguarda gli ingredienti, invece, ci si è concentrati in particolare sull’eventuale presenza di aromi e additivi.
In merito agli additivi, scrivono gli esperti di Altroconsumo:
Per quanto riguarda gli additivi, teniamo presente che non sono tutti uguali. Nella nostra banca dati, gli additivi sono classificati in 4 categorie: accettabile; tollerabile, da tenere sotto controllo per alcune fasce della popolazione; poco raccomandabile; da evitare. In base a questa classificazione, non abbiamo penalizzato la presenza di additivi che definiamo accettabili, ma abbiamo penalizzato la presenza degli altri, dando un maggior peso agli additivi che consideriamo poco raccomandabili o addirittura da evitare.
C’è stata poi la prova di assaggio (in forma anonima), affidata ad una giuria di oltre 150 consumatori che hanno testato i cereali a seconda delle loro abitudini di consumo, mangiandoli quindi accompagnati con latte, yogurt, bevanda vegetale, ecc. ma sempre allo stesso modo.
Le varie prove hanno pesato sul giudizio finale in queste percentuali:
- 10% valutazione delle etichette
- 10% valutazione delle confezioni
- 40% composizione dei cereali prendendo in considerazione i valori nutrizionali, tra cui zuccheri, fibra e sale, e l’eventuale presenza di additivi e aromi
- 40% prova di assaggio
I risultati
In questo articolo ci concentriamo in particolare sui risultati dei corn flakes classici, prodotti che, scrive Altroconsumo, hanno pochi additivi (non ci sono né coloranti né conservanti).
Come dice anche il nome, sono fatti principalmente di mais, ma a seconda del produttore vengono aggiunti anche altri ingredienti come:
- sale
- zucchero sotto varie forme (il classico, sciroppo di glucosio, melassa, sciroppo di riso)
- estratto di malto d’orzo (un ingrediente zuccherino usato per dare ai cereali l’effetto “doratura”)
Tra i vari prodotti ci sono alcune differenze che riguardano in particolare gli zuccheri. Come scrive Altroconsumo:
Due soli cereali non aggiungono zucchero (né mettono alternative dolcificanti) alla formulazione (Sarchio e Più Cereali Bio). Il prodotto più zuccherato, invece, ne contiene 8,9 g su 100 g di prodotto: è Nestlè-Go free corn flakes e nella lista degli ingredienti ha zucchero, sciroppo di zucchero invertito e melassa. Alcuni fiocchi non aggiungono zucchero, ma non pensare che siano necessariamente meno dolci: ci sono sciroppo di riso o edulcoranti (Misura Dolcesenza corn flakes).
Una certa differenza c’è anche in quanto al sale, purtroppo onnipresente tra gli ingredienti con una sola eccezione (i Più cereali Bio). Il quantitativo varia da 0,7 g/100 g di prodotto (Cerealvit) a un massimo di 2,2 g (più del triplo) di Joe’s farm. In generale, dato che assumere troppo sale è sconsigliato, meglio scegliere i fiocchi che non lo contengono.
Alcuni corn flakes sono poi addizionati con sali minerali e vitamine ma, ricorda Altroconsumo:
Se mangi bene e hai una dieta varia ed equilibrata non hai bisogno di questi arricchimenti.
La classifica dei corn flakes
Curiosi di conoscere la classifica dei corn flakes? Premettiamo che nessuna referenza è risultata di qualità ottima. Al primo posto, come migliore del test, vi è il prodotto più noto, i KELLOGG’S CORN FLAKES ORIGINAL, considerati di qualità buona (68 punti).
A seguire NESTLE GO FREE CORN FLAKES (qualità buona 67 punti), al terzo posto a pari merito MISURA DOLCESENZA CORN FLAKES e PIU’ CEREALI BIO CORN FLAKES (entrambi qualità buona, 65 punti).
Di qualità media, invece, sono risultati:
- TRE MULINI (EUROSPIN) CORN FLAKES (miglior acquisto)
- SCHAR CORN FLAKES
- CARREFOUR BIO FRAGRANTI FIOCCHI TOSTATI A BASE DI MAIS
- CEREALVIT BIO CORN FLAKES
- SARCHIO CORN FLAKES BIOLOGICO
- JOE S FARM CORN FLAKES
Ricordiamo però che un precedente test, condotto in Svizzera, aveva valutato anche la presenza di acrilammide e pesticidi in un campione di cereali per la colazione, arrivando a conclusioni differenti. Leggi anche: Cornflakes: ancora troppa acrilammide e una nota marca contiene anche tracce di pesticidi, il nuovo test svizzero
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Fonte: Altroconsumo
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