Dopo le ciliegie è il turno dei meloni. Prosegue la campagna stop ai pesticidi di Coop, che dopo aver coinvolto le ciliegie, avrà come protagonista il melone.
Dopo le ciliegie è il turno dei meloni. Prosegue la campagna stop ai pesticidi di Coop, che dopo aver coinvolto, a maggio, le ciliegie, avrà come protagonista l’amato frutto ovale arancione.
Il melone, frutto di origini caucasiche, ha svariate proprietà benefiche per il nostro corpo: è pieno di ferro, di vitamina A e C, che contribuiscono ad eliminare il colesterolo e i trigliceridi in eccesso. Viene utilizzato nella cosmesi come maschera per la pelle, ma è soprattutto ottimo da consumare fresco per una merenda salutare ed equilibrata.
Grazie a Coop oggi possiamo assaporarlo libero da glifosato e pesticidi aiutando così la nostra salute.
Prosegue quindi l’impegno di Coop annunciato, all’evento MacFrut a Rimini lo scorso maggio, all’eliminazione di quattro molecole dannose all’ambiente (tra cui il glifosato), da alcune colture a marchio Coop.
I meloni senza glifosato
Nei reparti ortofrutta dei 1100 punti vendita Coop arrivano da questo mese i meloni completamente liberi, dal campo alla tavola, dai quattro pesticidi, la seconda di 35 filiere di ortofrutta a marchio Coop che saranno progressivamente coinvolte nell’ulteriore riduzione dei pesticidi, fino all’eliminazione, per un totale di 116 fornitori e di oltre 7000 aziende agricole.
Il melone, dopo le ciliegie, fa parte delle quindici colture interessate all’eliminazione del glifosato e delle altre molecole dannose per l’ambiente che Coop ha deciso di eliminare nel corso del 2019.
Tutte le famiglie di prodotti ortofrutticoli a marchio Coop saranno a regime entro 3 anni per un volume complessivo di oltre 100.000 tonnellate di prodotti coinvolti.
Come si riducono i pesticidi? Con l’agricoltura di precisione
L’addio all’uso dei pesticidi implicherà l’adozione di tecnologie agricole innovative, definite di precisione, in grado di migliorare l’efficienza, la resa e la sostenibilità delle coltivazioni, proseguendo una strategia di attenzione per l’ambiente e di sicurezza alimentare praticata da gli anni ’90 e volta al continuo miglioramento delle prestazioni. Applicando questa metodologia si realizzano coltivazioni con risparmi di acqua, energia e tempo. Un passo in avanti, dopo che a partire dal 1988 i fornitori dei prodotti Coop hanno applicato alle colture i principi della produzione con tecniche di lotta integrata che utilizza insetti “buoni” per contrastare quelli dannosi:
Nel corso di quasi 30 anni più di 10 molecole chimiche sono state eliminate dai prodotti a marchio Coop, spesso anticipando di anni la normativa, i quali vantano un ridotto contenuto di pesticidi, inferiore del 70% rispetto al residuo ammesso dalle leggi.
Un impegno nel tempo, che come afferma Marco Pedroni, Presidente Coop Italia avrà come obiettivo finale: “Ridurre l’uso di altre molecole controverse dopo quelle che abbiamo già eliminato significa alzare l’asticella, produrre un salto di qualità. Come Coop abbiamo deciso di attivare quel principio di precauzione che ci ha fatto dire di No in altri casi controversi: agli OGM, all’olio di palma, all’uso diffuso o sistematico di antibiotici negli allevamenti. In questo modo pensiamo di fare gli interessi sia dei consumatori che dell’ambiente, ovvero esattamente ciò che una cooperativa di consumatori deve fare”.
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