Secondo un report opera del "Chocolate Collective" sono in particolare 3 i marchi di cioccolato peggiori in quanto a trasparenza ed eticità. Si tratta di aziende che si sono rifiutate di mandare il materiale informativo sulla produzione del loro cioccolato, ma non sono le uniche marche peggiori
Quando mangiamo una tavoletta di cioccolato o un uovo di Pasqua (visto il periodo) spesso ci concentriamo a valutare il sapore e la qualità del prodotto, dimenticandoci “cosa c’è dietro”. Il cacao infatti (e tutta la filiera del cioccolato) ha spesso un retrogusto “amaro” che sottovalutiamo, fatto di sfruttamento dei lavoratori (anche minorenni) e ambientale.
Una nuova indagine, The Chocolate Score Card, ha dato un punteggio in quanto a trasparenza ed etica ambientale e sociale alle marche più note di cioccolato mondiale (si tratta dell’80%-90% dei produttori globali).
Dei marchi più etici e sostenibili vi abbiamo già parlato (Cioccolato: questi sono i migliori marchi etici e rispettosi del Pianeta (ma non sono venduti in Italia), oggi ci concentriamo invece sui peggiori.
I marchi peggiori di cioccolato
Ricordiamo che non si sta valutando la bontà del cioccolato utilizzato da questi marchi ma delle seguenti caratteristiche etiche prese come parametro dall’indagine:
- Trasparenza e tracciabilità
- Lavoro minorile
- Reddito di sussistenza degli agricoltori
- Deforestazione e clima
- Agroforestazione (modo più ecologico per coltivare cacao preservando l’ambiente).
- Gestione agrochimica (che comprende l’uso di pesticidi)
Se vi aspettate di trovare la Nestlé tra i marchi peggiori avrete una sorpresa. La cioccolata peggiore di questa indagine è infatti quella di:
- Storck (produttore di Werther’s, Toffifay, Merci)
- General Mills
- Starbucks
Il motivo è molto semplice: queste aziende si sono rifiutate di partecipare all’indagine, ovvero non hanno inviato il materiale necessario a stabilire il loro punteggio in merito a trasparenza, lavoro minorile, deforestazione, ecc.
Questo atteggiamento, ovviamente, è stato considerato in maniera molto negativa dal Chocolate Collective, le 20 Ong che hanno condotto l’indagine che infatti scrivono:
La non partecipazione è stata vista come una mancanza di trasparenza; crediamo che tutte le aziende che vendono prodotti a base di cioccolato dovrebbero essere in grado di fornire le informazioni che chiediamo e consumatori e investitori hanno il diritto di conoscere le condizioni in cui viene prodotto il cioccolato.
Tra le aziende valutate, invece, i marchi peggiori sono quelli che hanno ottenuto tutte “uova rosse” nei vari parametri. L’uovo rosso corrisponde ad un giudizio negativo come si può vedere dalla seguente legenda.
Tra queste non possiamo non notare la presenza di Kellogg’s che produce i noti cereali per la colazione (anche con cioccolato) e tanti altri prodotti.
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Fonte: The Chocolate Score Card
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