Un nuovo test condotto in Germania sulle creme depilatorie mostra come tutte contengano acido tioglicolico, una sostanza potenzialmente irritante, oltre ad altri ingredienti controversi. Alla fine, considerando i vari parametri, i due prodotti del noto marchio Veet sono risultati i peggiori
Chi vuole evitare di provare dolore utilizzando la ceretta, spesso opta per una crema depilatoria che consente in poco tempo di eliminare i peli superflui da ascelle, gambe, braccia, ecc. Ma questi prodotti sono davvero sicuri o possono contenere ingredienti controversi? Per scoprirlo Öko-Test ne ha messe alla prova 17, sia per uomini che per donne.
Tutte le creme sono state testate in laboratori specializzati per verificare se contenevano:
- fragranze che provocano allergie
- ingredienti problematici come composti di muschio artificiale
- conservanti discutibili
- liberatori di formaldeide
- composti organici alogenati
- olio minerale MOAH
Utilizzando invece la lista degli ingredienti presente in etichetta è stata verificata la presenza di:
- PEG
- polimeri sintetici che inquinano l’ambiente
I risultati
Tutte e 17 le creme depilatorie contengono acido tioglicolico che in etichetta troviamo con il nome di “Potassium Thioglycolate” o “Calcium Thioglycolate”. Si tratta di una sostanza che può irritare la pelle e non a caso vietata nei cosmetici naturali certificati (non inseriti nel test).
Proprio per la presenza di questo principio attivo, nessun prodotto riceve la valutazione massima di “molto buono”. Fortunatamente però, tutti i produttori specificavano in etichetta la possibile irritabilità della crema, raccomandando sempre di testarla prima su una piccola area del corpo per scongiurare il rischio di problemi cutanei.
Come spiegano gli esperti tedeschi:
Questa nota ha senso, perché i prodotti in prova funzionano con sali di acido tioglicolico (tioglicolato), che dissolve lo strato corneo del pelo in modo che possa essere raschiato via dopo il tempo di esposizione. Oltre all’effetto desiderato, l’acido e i suoi sali possono anche provocare irritazione cutanea ed eventualmente sensibilizzare la pelle.
Ma questo non era il solo ingrediente discutibile presente nelle creme testate. I laboratori hanno trovato anche tracce di componenti di olio minerale, fragranze critiche, PEG e composti plastici. Più nello specifico:
- MOAH in tre creme depilatorie
- fragranze Tonalid e Cashmeran: entrambe si accumulano nel tessuto adiposo umano e la prima è anche sospettata di essere un interferente endocrino
- PEG che possono rendere la pelle più permeabile alle sostanze estranee
- Composti plastici che entrano nelle acque reflue durante il risciacquo
Sono state poi penalizzate alcune creme depilatorie che riportavano affermazioni come “sensibili” e/o “per pelli sensibili”, sempre considerando che tutte contenevano il potenzialmente irritante acido tioglicolico.
Le creme depilatorie migliori e peggiori
In questo caso il test, realizzato su referenze tipiche del mercato tedesco, non ci fornisce indicazioni utili per l’acquisto di una valida e un po’ più “pulita” crema depilatoria. I 5 prodotti migliori, infatti, sono tutti di marchi che non si trovano in Italia.
Al contrario, in base a tutti i parametri considerati, il marchio peggiore del test è risultato proprio il più popolare anche nel nostro Paese: Veet di cui sono stati testati due prodotti, uno per donna (Veet Pure) e l’altro per uomo (Veet Men).
Su Öko-Test in proposito si legge:
I due prodotti del noto marchio di creme depilatorie Veet contengono gli ingredienti più problematici nel test. Entrambe le creme depilatorie contengono MOAH, tioglicolato, composti PEG e composti plastici. Inoltre una delle due creme contiene la discutibile fragranza cashmeran.
Dal test esce infine un’indicazione d’uso molto importante, ovvero quella di non applicare creme depilatorie in zone troppo estese. Gli scienziati del Comitato per la sicurezza dei consumatori dell’UE (SCCS) ritengono che i prodotti depilatori sul mercato siano generalmente sicuri se vengono utilizzati come previsto, ovvero non quotidianamente e non in zone troppo estese del corpo.
Secondo i calcoli SCCS, un’area che corrisponde all’uso simultaneo su ascelle, parte inferiore delle gambe e zona bikini è considerata sicura.
Seguici su Telegram | Instagram | Facebook | TikTok | Youtube
Fonte: Öko-Test
Leggi anche: