Anche la carta igienica sta diventando un bene di lusso: queste sono le città in cui costa di più

I prezzi della carta igienica sono cresciuti, e di molto, negli ultimi anni e in alcune città in particolare hanno raggiunto cifre record. A tutto questo si aggiunge anche la shrinkflation

Avete notato l’aumento dei prezzi quando passate davanti agli scaffali della carta igienica al supermercato? Davvero difficile non accorgersene dato che, ultimamente, il prezzo di questo prodotto, indispensabile nelle nostre case, è arrivato a cifre record.

Ma ora sono stati diramati dei dati molto concreti che ci fanno capire meglio la situazione. A fare il punto sui prezzi della carta igienica in Italia è il Centro di formazione e ricerca sui consumi (Crc), che ha analizzato i dati dell’osservatorio Mimit confrontando i prezzi attuali con quelli del 2021.

Cosa è emerso? Il costo della carta igienica in Italia ha raggiunto livelli senza precedenti, con un aumento medio del 44% negli ultimi tre anni. Una tendenza preoccupante che impatta pesantemente sul portafoglio dei consumatori.

Vi sono però disparità significative tra le varie regioni e città del nostro Paese, in alcune infatti gli aumenti sono più marcati ed evidenti.

L’analisi dei prezzi al dettaglio nel periodo 2021-2024 mostra che i rincari più significativi si sono verificati a Grosseto e Ferrara, con un aumento che supera l’89%, seguiti da Bolzano, Udine e Livorno con un incremento del 85%. Al contrario, le province meno colpite dagli aumenti sono Messina (+14,5%), Bari (+15,3%) e Vercelli (+17,3%).

A cosa sono dovuti questi rincari esagerati? Bisogna considerare più fattori ma tra le principali cause c’è il prezzo della materie prime. Come ha spiegato Furio Truzzi, presidente del comitato scientifico Crc, la guerra in Ucraina ha scatenato un crollo delle importazioni di legno dalla Russia, fondamentale per la produzione della cellulosa utilizzata nella carta igienica. Ciò ha comportato un repentino rialzo delle quotazioni internazionali della fibra corta, che a gennaio sono aumentate del 68% rispetto ai livelli pre-rincari.

A ciò si aggiungono i crescenti costi di produzione, alimentati dall’incremento dei prezzi dell’energia, ma in tutto questo c’è anche una parte di speculazione.

Le città in cui la carta igienica costa di più (e di meno)

Queste, secondo l’indagine, sono le città italiane in cui la carta igienica costa di più:

  • Bolzano: 3,40 euro per una confezione da 4 rotoli
  • Grosseto: 3,15 euro
  • Udine: 3,06 euro
  • Trento: 3,03 euro

Queste invece le città in cui la carta igienica costa meno:

  • Siracusa: 1,77 euro per una confezione da 4 rotoli
  • Bari: 1,81 euro
  • Mantova: 1,87 euro

Carta igienica e shrinkflation

Non dimentichiamo infine che i rincari, a volte, sono anche nascosti. La carta igienica, così come molti altri prodotti, è soggetta a shrinkflation, un fenomeno di cui abbiamo parlato spesso.

Si tratta di quella pratica che adottano alcuni produttori per abbassare i costi. Cosa succede nel caso della carta igienica? I rotoli sono più piccoli e con meno “strappi” nelle confezioni, ma i prezzi rimangono uguali, anzi in questo caso continuano a salire.

Un doppio aumento dunque: meno prodotto a prezzo più alto.

Come giustamente si chiede Gabriele Melluso, Presidente di Assoutenti:

Ci chiediamo che fine abbia fatto l’indagine avviata nel 2022 dall’Antitrust per monitorare tale fenomeno e per dare risposta ai consumatori che subiscono questa odiosa sgrammatura dei prodotti che ha un impatto perverso sull’inflazione.

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Fonte: Centro di formazione e ricerca sui consumi (Crc)

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