Non solo Lidl, anche la carne di pollo di Esselunga ha strisce bianche e ustioni

Non solo i polli venduti da Lidl, ma anche quelli di Esselunga presentano in alcuni casi white striping e ustioni del garretto. Queste condizioni riflettono gravi problemi di benessere animale

Dopo l’inchiesta di Essere Animali sul “white striping” che colpisce il 90% dei petti di polli venduti da Lidl Italia e che ha destato un grande scalpore nel nostro Paese, si continua a parlare di questa questione in riferimento ad altre marche di polli.

Ma ricapitoliamo un attimo quanto accaduto in questi mesi per chi avesse perso gli articoli precedenti.

Il white striping è una condizione che si manifesta nei petti di pollo sotto forma di strisce bianche visibili a occhio nudo. Queste strisce rappresentano una miopatia, ovvero una malattia del tessuto muscolare, e sono causate da una crescita rapida e innaturale degli animali.

In pratica, quando i polli vengono allevati per raggiungere il peso di macellazione nel minor tempo possibile, le loro cellule muscolari si ingrossano, limitando la circolazione del sangue. Questo porta alla formazione di strisce di grasso e accumuli di tessuto fibroso, che indicano infiammazioni muscolari.

L’inchiesta di Essere Animali, di cui vi abbiamo parlato a fine febbraio, ha portato alla luce come il 90% dei petti di pollo venduti da Lidl Italia presenti il white striping. In risposta, Lidl ha dichiarato di seguire rigorosi standard di qualità e benessere animale e che il fenomeno delle strisce bianche è assai limitato nei suoi polli. Nonostante la replica, l’inchiesta ha ovviamente sollevato (ancora una volta) enormi dubbi su quanto avviene realmente negli allevamenti intensivi.

Leggi anche: White striping: cos’è questa storia delle strisce bianche sul pollo venduto alla Lidl

Ma il problema riguarda solo il pollo venduto alla Lidl? Non proprio, Il Fatto Alimentare ha riscontrato una situazione simile sui petti di pollo venduti da Esselunga con le etichette Naturama e Smart. Questi prodotti presentano infatti, in alcuni casi, le stesse strisce bianche.

Sembra dunque che, allo stesso modo, gli animali vengano allevati rapidamente, in condizioni che favoriscono l’insorgenza di tali miopatie. Solo i polli venduti con il marchio Esselunga Top, che provengono da razze a lento accrescimento, sembrano essere esenti dal “white striping”.

Un altro problema molto diffuso, che si riscontra anche nei polli Esselunga, sono le ustioni del garretto. Conosciute come hock burns in inglese, sono lesioni cutanee che colpiscono la parte posteriore delle zampe dei polli, precisamente l’articolazione del garretto. Questa condizione è tipica degli animali che sono soggetti a stress biomeccanico e ambientale, spesso associato a una crescita rapida e a condizioni di allevamento poco idonee.

Le ustioni del garretto si verificano principalmente a causa di diversi fattori:

  • Peso eccessivo: i polli allevati per la produzione di carne sono stati geneticamente selezionati per crescere rapidamente e sviluppare muscoli del petto molto grandi. Questo peso eccessivo può causare uno sbilanciamento nella postura dell’animale, mettendo maggiore pressione sulle articolazioni delle zampe
  • Condizioni di allevamento: gli allevamenti intensivi spesso sono sovraffollati ed umidi e le lettiere dei polli sporche. Gli animali che vivono in queste condizioni hanno maggiori probabilità di sviluppare lesioni cutanee dovute al contatto prolungato con superfici ruvide e contaminanti presenti nelle lettiere
  • Inattività: a causa del peso eccessivo del petto, i polli possono diventare meno attivi e trascorrere più tempo seduti sulle lettiere, esponendo le loro zampe a ulteriori danni
  • frizioni e attriti: le superfici abrasive delle lettiere possono causare irritazioni e lesioni sulla pelle dei polli, specialmente nelle aree soggette a pressione come il garretto

Leggi anche: Cosa sono gli hock burns? Quelle bruciature sulle zampe dei polli che dovrebbero farti riflettere

Naturalmente, queste lesioni possono essere dolorose per gli animali e compromettere il loro benessere generale diventando anche fonte di infezione, se non trattate adeguatamente.

Inutile dire (o forse no) che carne da allevamenti intensivi non andrebbe mai comprata. Nel seguente articolo vi abbiamo dato alcuni consigli per riconoscere subito il pollo affetto da white striping: Se proprio devi mangiare petto di pollo, non comprarlo se ha questi segni (è carne “malata”, è il white striping)

Nel frattempo, si attende una risposta da parte di Esselunga sulla questione.

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Fonte: Il Fatto Alimentare

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