La pils è la tipologia di birra più popolare in Germania e proprio su questa si è concentrato un nuovo test tedesco. Molte birre sono consigliate ma in 12 referenze sono ancora presenti tracce di glifosato (anche se ben al di sotto dei limiti di legge)
Il nuovo test sulle birre ha confrontato 50 Pilsner, tra grandi marche conosciute in tutta la Germania (alcune presenti anche in Italia) e prodotti più di nicchia, comprese otto birre biologiche.
Ogni Pils è stata analizzata da un laboratorio alla ricerca di residui di glifosato, diserbante che si sospetta essere cancerogeno, ma anche per vedere se conteneva batteri che possono rovinare la qualità della birra.
Inoltre, ogni referenza è stata valutata in base ai parametri di qualità che devono avere le Pilsner, come ad esempio schiuma e grado di amarezza. La qualità include anche il gusto, ed è per questo che esperti sensoriali professionisti hanno assaggiato le birre e le hanno testate per notare eventuali sapori sgradevoli.
Tracce di glifosato in 12 birre
I risultati del test in questo caso sono positivi: vengono infatti consigliate 45 birre (che ottengono “molto buono” o “buono”) e su 50 prodotti solo due sono stati completamente “bocciati” dagli esperti tedeschi.
Rispetto al precedente test sulle birre, condotto dalla stessa rivista nel 2019, si notano dei miglioramenti. In quel caso circa un terzo dei prodotti contenevano tracce di glifosato (sempre entro i limiti di legge) mentre in questo nuovo test la percentuale è minore, solo 12 birre infatti sono risultate leggermente contaminate da glifosato.
Come si legge su Öko-Test:
Gli esperti hanno trovato le tracce dell’erbicida glifosato ad ampio spettro in dodici birre. I valori sono ben al di sotto del massimo consentito nell’UE per l’orzo da malto.
Gli esperti tedeschi, però, sono molto severi, e anche nel caso in cui le concentrazioni di glifosato siano bassissime, i prodotti vengono comunque leggermente penalizzati:
Il glifosato è stato classificato come “probabilmente cancerogeno” dall’Agenzia internazionale per la ricerca sul cancro nel 2015 , mentre l’agenzia europea ECHA non vede alcun sospetto di cancro. Per motivi di tutela preventiva dei consumatori, quindi, togliamo anche i punti per concentrazioni inferiori.
Inoltre, Öko-Test ricorda che varie associazioni di tutela ambientale criticano l’erbicida, in quanto è pericoloso per le api e gli insetti impollinatori.
I produttori si sono giustificati sostenendo che il malto che utilizzano per la produzione di birra proviene esclusivamente da campi non trattati con glifosato. Di conseguenza sostengono che la contaminazione sia stata accidentale e provocata da campi limitrofi in cui si utilizza il controverso erbicida.
La buona notizia è che le birre biologiche erano completamente prive di glifosato.
Un precedente test aveva trovato tracce dell’erbicida (oltre che troppo zucchero) anche nelle Radler. Leggi anche: Radler a confronto: molte contengono troppo zucchero e tracce di glifosato. Tra le peggiori quella di Lidl
Le migliori birre (e la peggiore)
Tra le migliori birre vi sono:
- Berliner Pilsner
- Bitburger Premium Pils
- Feldschlößchen Pilsner
- Pilsner Urquell
- Rothaus Pils
- Licher Pilsner
- Monchshof pils
- Oettinger Pils
Tra le birre che ottengono “buono” c’è la Beck’s (che però è tra quelle che presentano tracce, sia pur infinitesimali, di glifosato) ma anche Astra Urtyp, Flensburger pilsener e Jever Pilsener.
Come potete vedere dalle seguenti infografiche, la maggior parte delle birre segnalate in verde chiaro contengono glifosato (ogni volta che trovate ja – sì, in corrispondenza della sesta riga).
La peggiore birra del test è risultata la Pinkus Pils, Bioland. Il laboratorio ha trovato al suo interno pediococchi, germi che appartengono ai batteri lattici e rovinano il sapore della Pils.
Si tratta di una contaminazione non dannosa per l’uomo ma di cui risente la qualità della birra. Questa referenza dunque, è stata penalizzata in particolare per il gusto.
L’altra birra “bocciata” dal test è la Kaiserkrone Pils.
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Fonte: Öko-Test
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