Le bevande isotoniche forniscono rapidamente al corpo acqua ed energia, perse dopo allenamenti prolungati. Ma sono davvero così salutari come promettono? Un nuovo test ne ha analizzate 23 scoprendo che la realtà dei fatti è un po' diversa rispetto a ciò che comunemente si pensa
In una delle sue ultime indagini, Öko-Test ha voluto mettere alla prova dei drink comuni tra gli sportivi. Si tratta delle bevande isotoniche che promettono di far reintegrare acqua oltre che fornire un carico di energia veloce.
Ma partiamo dall’inizio: cosa si intende per bevande isotoniche? Gli esperti tedeschi spiegano che:
Il termine “isotonico” è composto dai termini greci “isos” (uguale) e “tonos” (tensione). “Isotonico” si riferisce a bevande che hanno la stessa pressione osmotica del plasma sanguigno umano. Ciò significa che il rapporto tra nutrienti e liquido è lo stesso di quello del sangue. Ciò garantisce che l’acqua venga assorbita molto rapidamente dalla bevanda. Le bevande isotoniche possono quindi compensare le perdite d’acqua in modo particolarmente rapido. Forniscono inoltre un rapido apporto di energia attraverso zuccheri come fruttosio, glucosio e saccarosio, aiutando a mantenere le prestazioni e il benessere. Il sodio, a sua volta, ha lo scopo di prevenire disturbi e rischi per la salute che possono derivare dalla perdita a volte enorme di sale attraverso il sudore.
In pratica, le bevande isotoniche sono progettate per ripristinare rapidamente l’equilibrio idrico e gli elettroliti del corpo dopo un’attività fisica intensa che ha provocato sudorazione.
Sembrerebbe tutto fantastico se non fosse che, alla fine del test, nessuna delle bevande analizzate viene consigliata. Quelle che sono andate meglio hanno ottenuto infatti punteggi solo sufficienti.
Per effettuare il test è stato utilizzato come guida il documento di posizione del gruppo di lavoro sulla nutrizione sportiva della Società tedesca per la nutrizione (DGE). Di ogni bevanda sono stati misurati in laboratorio i livelli di sodio e zucchero e verificato se quelli di calcio e magnesio, quando presenti nella composizione del drink, rispettavano i limiti massimi consigliati.
Per determinare se l’affermazione “bevanda isotonica” era corretta, sono state misurate anche le quantità totali delle sostanze disciolte:
Utilizzando gli elenchi obbligatori degli ingredienti dei produttori, abbiamo accertato se le bevande contenessero additivi vitaminici e minerali e se contenessero antiossidanti problematici, dolcificanti artificiali e coloranti, aromi o “aromi naturali”.
I risultati
I risultati in sintesi mostrano che la maggior parte dei prodotti sono a basso contenuto di sodio e contengono molti additivi artificiali.
Queste bevande pronte all’uso sono costituite da una base di acqua, succhi di frutta, zucchero e una serie di additivi, alcuni dei quali controversi. In alcuni casi si aggiunge anche sodio. Con quest’ultimo ingrediente vi è un ulteriore problema, come si legge su Öko-Test:
Solo quattro bevande isotoniche contengono tanto sodio quanto i nutrizionisti e gli scienziati dello sport raccomandano per le bevande sportive. Gli scienziati consigliano da almeno 400 milligrammi a un massimo di 1.100 milligrammi per litro (mg/l).
Tutte le bevande, però, erano effettivamente isotoniche come affermavano, dato che la proporzione totale di particelle disciolte corrispondeva approssimativamente a quella nel sangue, una caratteristica che consente al corpo di assorbire il liquido in modo particolarmente rapido.
Ma per garantire una maggiore efficacia, scrivono gli esperti, sono importanti anche le quantità di sodio che, come già detto, erano invece spesso carenti.
Presenti poi minerali e vitamine che gli esperti DGE considerano superflui. Valutata ancora peggio la presenza di additivi controversi come il colorante artificiale blu brillante (E 133) ma non solo. Öko-Test in merito scrive:
È vero che non è considerato problematico nelle quantità consentite. Tuttavia, consideriamo più raccomandabili gli alimenti il cui colore e gusto sono di origine naturale. Il “sapore di frutta esotica” e il “sapore di fragola” nelle bevande sportive interessate provengono da additivi aromatici. Critichiamo anche altre sette bevande per l’aggiunta di aroma. Non deduciamo alcun voto per “aroma naturale di pompelmo” o “aroma naturale di agrumi”. Il laboratorio incaricato ha dimostrato che si tratta di autentici aromi di frutta.
Ulteriore problema sono gli edulcoranti presenti nelle bevande isotoniche. Dolcificanti come acesulfame-K, ciclamato e saccarina si trovano in quasi tutte le composizioni delle bevande isotoniche testate.
Si tratta di sostanze spesso criticate, tanto che recentemente l’Organizzazione mondiale della sanità (OMS) ha pubblicato una linea guida aggiornata che sconsiglia l’uso di edulcoranti per il controllo del peso o la prevenzione di malattie legate all’alimentazione.
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I sostituti dello zucchero sono risultati infatti altrettanto nocivi e potrebbero aumentare il rischio di obesità, diabete e malattie cardiovascolari a lungo termine.
Nelle seguenti infografiche potete vedere tutte le bevande analizzate con i risultati ottenuti, si tratta principalmente di marche tedesche ma c’è anche una referenza molto nota e venduta anche in Italia: Powerade del marchio Coca-Cola. In questo caso, comunque, non ci interessano più di tanto le marche quanto la tendenza generalizzata delle bevande isotoniche ad essere meno sane rispetto a quanto comunemente si pensi.
Quando usare le bevande isotoniche
Gli esperti tedeschi spiegano infine che le bevande isotoniche sono meno adatte a chi si allena occasionalmente nel tempo libero, in quanto sono povere di calorie ma lo zucchero che contengono garantisce una minore minore combustione dei grassi. Chi fa allenamenti corti, ad esempio di un’ora con l’obiettivo di pedere peso, dovrebbe scegliere di bere solo acqua.
Chi invece si allena a lungo o partecipa a compezioni può avere benefici dall’equilibrare sodio ed energia grazie a queste bevande.
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Fonte: Öko-Test
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