Pesticidi anche nella bacche di goji e alcuni campioni superano addirittura la concentrazione consentita. È ciò che denuncia uno studio di Test Achats che ha analizzato in laboratorio 15 marche di bacche di goji e indovinate un po’? Sette di loro contengono pesticidi, vediamo nel dettaglio.
Pesticidi anche nella bacche di goji e alcuni campioni superano addirittura la concentrazione consentita. È ciò che denuncia uno studio di Test Achats che ha analizzato in laboratorio 15 marche di bacche di goji e indovinate un po’? Sette di loro contengono pesticidi, vediamo nel dettaglio.
Le bacche di goji sono considerate un super food perché il loro consumo quotidiano offre all’organismo diversi nutrienti. Questi piccoli frutti rossi sono, infatti, una fonte importante di aminoacidi (compresi quelli essenziali), vitamine del gruppo B ed E, ma soprattutto C oltre a sali minerali, tra cui magnesio, potassio, silicio e germanio (rarissimo da trovare in altri alimenti naturali).
La presenza di tutte queste sostanze fa si che, chi consuma ogni giorno la giusta dose di bacche, vede in breve tempo aumentare il proprio livello di energia.
Il goji è inoltre ricco di antiossidanti che aiutano a contrastare l’effetto dei radicali liberi. Ecco perché spesso l’utilizzo di queste bacche o del succo che se ne ricava vengono consigliati a chi vuole prevenire l’invecchiamento cellulare e mantenere giovane ed elastica la propria pelle.
Sembra inoltre che queste bacche aiutino il metabolismo e quindi favoriscano la perdita di peso oltre che contribuiscano a regolarizzare colesterolo e zucchero nel sangue.
Se da un lato, le sue proprietà non sono in discussione, è necessario dall’altro per stare sereni sapere quali marche contengono pesticidi, soprattutto dopo questa nuova analisi che svela la presenza di pesticidi sia in quelle vendute in bustina che all’interno di insalate pronte o di alimenti a base di frutta secca.
Bacche di goji ai pesticidi
Come dicevamo, sono stati analizzati in laboratorio 15 campioni e in 7 marchi sono state trovate tracce di pesticidi. Ad esempio, sono stati riscontrati residui che non eccedono gli LMR (Limiti Massimi Residui) nelle bacche Goji Bessen chez Lidl, in quelle Linwoods e nelle Nu3.
Mentre per l’etichetta organica Céréal by nature è stato disposto il ritiro dal mercato del prodotto a causa del ritrovamento di 8 residui con valori superiori agli LMR. Tutto ciò comunque non è una verità assoluta, tante sono le segnalazioni delle segnalazioni al sistema europeo di allerta per la presenza di tracce di pesticidi in diverse marche di bacche di goji vendute anche in Italia.
Ecco quali sono i marchi di bacche di goji analizzati che contengono pesticidi:
• Biotona (etichetta organica, nessun residuo rilevato)
• Céréal by nature (etichetta organica, 8 residui rilevati che superano l’LMR)
• Goji Bessen venduto alla Lidl (un residuo rilevato, senza eccedere l’LMR)
• Amo Nuts & Fruits venduto al Carrefour (8 residui rilevati, senza superare l’MRL)
• Linwoods (14 residui rilevati, senza eccedere l’LMR)
• Maison Roucadil, fonte Bio (etichetta biologica, nessun residuo rilevato)
• Nu3 (etichetta organica, 5 residui trovati, senza eccedere l’LMR)
Ricordiamo che le bacche di goji vendute in Europa provengono dalla Cina che ha altre normative in tema di utilizzo di pesticidi.
Il portale RASFF, messo in atto dalla Costituzione europea, ha una ventina di segnalazioni su questo argomento solo negli ultimi due anni.
La soluzione? Comprarle biologiche. Oppure coltiviamole in casa!
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Dominella Trunfio