A seconda di quando andiamo al supermercato, le nostre scelte come consumatori cambiano (e anche il peso del nostro scontrino): ma qual è l'orario peggiore per fare la spesa?
La spesa quotidiana è una delle voci più consistenti nel bilancio economico di una famiglia: tutti i giorni (o quasi) ci si reca al supermercato o nella bottega sotto casa per rifornire frigo e dispensa con generi alimentari. Fare la spesa con più consapevolezza, quindi, è la chiave per riuscire a risparmiare un po’ di soldi.
Parliamo spesso di strategie per risparmiare quando si va a fare la spesa e abbiamo dedicato molti articoli al tema. Tuttavia, c’è una cosa a cui spesso non si fa caso quando si va al supermercato, e che invece potrebbe fare una grande differenza sulla lunghezza del nostro scontrino: l’orario in cui si fa la spesa.
Recarsi al supermercato a un certo orario piuttosto che ad un altro fa davvero la differenza sulla nostra percezione di “bisogno” di un prodotto e sulla nostra capacità di resistere alle molte tentazioni che si incontrano sugli scaffali – e questo è stato confermato da una ricerca condotta qualche anno fa negli Stati Uniti.
Lo studio
I ricercatori della Cornell University di Ithaca (New York) hanno condotto uno studio per comprendere i meccanismi di acquisto delle persone al supermercato e hanno coinvolto 68 persone adulte. A tutti i partecipanti è stato imposto un digiuno di almeno cinque ore prima della spesa.
Prima di andare al supermercato, metà dei partecipanti hanno avuto la possibilità si consumare un pacchetto di crackers come snack spezza-fame, poi tutti sono stati invitati a fare la spesa.
In media, sia i partecipanti affamati che quelli che avevano ricevuto il pacchetto di salatini hanno acquistato otto prodotti alimentari a basso contenuto calorico (latticini, carne e snack salutari).
Ma i partecipanti che non avevano fatto lo spuntino hanno acquistato anche sei articoli ad alto contenuto calorico (i partecipanti “sazi” ne hanno acquistati solo quattro).
Quindi, l’orario in cui si va a fare la spesa gioca un ruolo su quello che finisce nel carrello. In un secondo esperimento, osservando gli acquisti al supermercato di 82 persone, si è scoperto che il rapporto tra cibi ipercalorici e cibi ipocalorici era più salutare tra le 13:00 e le 16:00 rispetto alla fascia oraria 16:00-19:00.
Questo perché la maggior parte delle persone arriva al tardo pomeriggio molto affamata, dopo un digiuno iniziato alla fine del pranzo, e per questo è più propensa a comprare cibi processati e dolci che, oltre a fare male alla salute, sono anche costosi.
Cosa fare per risparmiare sulla spesa
Questo studio, seppur condotto su un campione ristretto di persone, dimostra una tendenza comune a molte persone. Fare la spesa nel tardo pomeriggio, magari alla fine di una stressante giornata di lavoro, è molto dannoso per il nostro portafogli.
Il senso di fame accumulato nelle ore precedenti, unito allo stress per le questioni lavorative appena abbandonate, potrebbero guidarci verso acquisti compulsivi inutili – soprattutto se non abbiamo una idea chiara di cosa ci serve quando siamo al supermercato.
Meglio andare a stomaco pieno, magari al mattino presto (prima del lavoro) e con in tasca la lista dei prodotti da comprare, a cui attenerci scrupolosamente. In questo modo riusciremo davvero a risparmiare ed eviteremo di comprare cibo poco salutare.
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