Non solo pane e latte: si va verso la riduzione dell’Iva al 5% per assorbenti e pannolini

Iva eliminata per pane, latte, pasta e riduzione dal 10% al 5% per assorbenti femminili e pannolini: con la prossima Legge di Bilancio queste misure potrebbero restare in vigore per un anno

Azzerare l’IVA per pane, pasta e latte per un anno: è una delle misure più attese che proprio oggi dovrebbe essere approvata nel corso del Consiglio dei ministri. Sono ore cruciali per l’esecutivo Meloni, che sta lavorando ai provvedimenti da inserire nella prossima Legge di Bilancio.

I generi alimentari di prima necessità, però, non sono gli unici oggetto della misura. Anche prodotti per l’igiene intima – come tamponi femminili, assorbenti e pannolini – dovrebbero subire una riduzione dell’Iva, che potrebbe passare dal 10% al 5%.

“Siamo al lavoro su una legge finanziaria attenta a famiglie e imprese, con particolare attenzione ai redditi bassi. Un provvedimento per fronteggiare il caro bollette e sostenere milioni di cittadini in questo periodo difficile e delicato: queste sono le nostre priorità”. fa sapere il premier Giorgia Meloni attraverso un post su Facebook.

Un piccolo traguardo (ma non basta)

La riduzione dell’Iva per assorbenti e pannolini e l’azzeramento per pane, pasta e latte rappresenta sicuramente un piccolo passo a sostegno degli italiani alle prese con le pesanti conseguenze dell’inflazione, ma si tratterebbe di un provvedimento valido soltanto per un anno e forse non farebbe chissà quale grande differenza per i cittadini.

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4%? Il consumatore non se ne accorge. Se ne accorgono produttori e grossisti che sicuramente non faranno calare di altrettanta percentuale i loro prezzi… per cui, quando la riduzione arriva sul banco della vendita è impercettibile per l’acquirente. 5%? Stesso discorso sui prodotti per l’infanzia, anche se le percentuali che calano sono maggiori e quindi più percettibili. – commenta a tal proposito l’Associazione per i diritti degli utenti e consumatori (ADUC) – Per entrambi, però, crediamo che queste minuscole riduzioni serviranno non a far calare i prezzi, ma a rendere “impercettibilmente” più bassa la crescita generale che hanno per altri motivi (la ricaduta dei prezzi energetici, essenzialmente). Facendo due calcoli, considerati i consumi medi di pane, pasta e latte, il risparmio annuale sarebbe di 43 euro all’anno; mentre per prodotti infanzia e assorbenti sarebbe di 30 euro.

Per l’asociazione il problema non è tanto l’Iva, ma l’uso pieno dei fondi europei che farebbero mantenere o far cadere i prezzi “a livelli accettabili”.

Per quanto riguarda, poi, la questione degli assorbenti e pannolini la vera vittoria sarebbe l’eliminazione dell’Iva su questi prodotti per sempre, come già fatto da altri Paesi, o mantenerla per lo meno al 4% per sempre (non solo per un anno).

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Fonte:Ansa/ADUC

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