A partire dal 23 maggio si potrà scaricare il modello 730 precompilato dal sito dell’Agenzia delle Entrate, ma per inviare il modulo occorrerà attendere ancora qualche giorno
Manca oramai qualche giorno alla data a partire dalla quale si potrà accedere al modello 730 precompilato. L’Agenzia delle Entrate ha infatti da poco comunicato che il documento sarà reso disponibile sul sito a partire dal 23 maggio. Vediamo come funziona e da quando, invece, potrà essere inoltrata la domanda.
Cos’è il modello precompilato e cosa include
Ma cos’è e a cosa include il modello 730 precompilato? Si tratta di una dichiarazione dei redditi – precompilata per l’appunto – messa a disposizione dei contribuenti dall’Agenzia dell’Entrate. Il modulo include già una serie di dati: dalle spese sanitarie a quelle universitarie; dalle spese funebri ai premi assicurativi, dai contributi previdenziali ai bonifici per interventi di ristrutturazione edilizia e di riqualificazione energetica.
Come chiarito dall’Agenzia, coloro che accettano online il 730 precompilato senza apportare modifiche non dovrà più esibire le ricevute che attestano oneri detraibili e deducibili e non sarà sottoposto a controlli documentali.
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Invio e modifica del 730 precompilato
Per modificare e inviare il modello precompilato, però, bisognerà attendere il 31 maggio. I cittadini avranno due opzioni: accettare la dichiarazione così come disposta dall’Agenzia delle Entrate oppure rivedere i dati e apportare modifiche. Nel caso in cui si volesse annullare il documento presentato, sarà possibile farlo a partire dal 6 giugno al 30 giugno per poi procedere con la presentazione di una nuova domanda.
Per rendere più completa e corretta la dichiarazione precompilata 2022 che sarà disponibile a partire dal 23 maggio, l’Agenzia delle Entrate consiglia agli interessati di:
- verificare i dati dei tuoi fabbricati e terreni
- comunicare al datore di lavoro i dati del coniuge e dei familiari a carico
- nel caso in cui non si vogliano rendere disponibili i dati sulle spese sanitarie, comunicare l’opposizione
- nel caso in cui non si vogliano rendere disponibili i dati sulle spese universitarie, comunicare l’opposizione
- nel caso in cui non si vogliano rendere le rette per la frequenza degli asilo nido, comunicare l’opposizione
- nel caso in cui non si vogliano rendere i dati relativi alle erogazioni liberali a favore degli enti del Terzo Settore, comunicare l’opposizione
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Fonte: Agenzia delle Entrate
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