In passato, fin dai tempi antichi, la tintura di fibre naturali e tessuti avveniva sfruttando le proprietà coloranti di alcune erbe. In Italia da alcuni anni è in corso una vera e propria riscoperta, di frequente a cura di piccoli gruppi di persone, della possibilità di tingere i tessuti attingendo direttamente dal mondo vegetale.
In passato, fin dai tempi antichi, la tintura di fibre naturali e tessuti avveniva sfruttando le proprietà coloranti di alcune erbe. In Italia, da alcuni anni, è in corso una vera e propria riscoperta, di frequente a cura di piccoli gruppi di persone, della possibilità di tingere i tessuti attingendo direttamente dal mondo vegetale.
La tintura con le erbe permette di ottenere tessuti e filati di colorazioni e sfumature differenti, a seconda di quanto utilizzato nel corso del procedimento. Essa rappresenta un’importante alternativa alla tintura che prevede l’impiego di coloranti sintetici, spesso causa di inquinamento.
Il procedimento di tintura naturale dei tessuti avviene solitamente mediante l’infusione delle erbe tintorie, che in questo modo possono rilasciare le sostanze coloranti in grado di modificare la tonalità dei propri filati o tessuti. A seconda del rapporto tra la quantità di tintura vegetale impiegata e quantità di tessuto o di filato, si potranno ottenere colorazioni di diversa intensità.
Tra le piante tintorie utilizzate per la colorazione naturale e vegetale dei tessuti vi sono in particolare il guado, per il colore indaco, la robbia, per le tonalità del rosso, la camomilla, per il giallo. Vi è inoltre l’ortica, dalle cui radici è possibile ottenere una colorazione giallo-dorata e dalle cui foglie si ottiene una tintura nelle tonalità del verde.
Negli esperimenti di tintura casalinga di solito si procede portando ad ebollizione le parti tintorie delle piante in acqua, per poi immergervi tessuti naturali, come teli di lino o cotone, oppure i tessuti stessi vengono inseriti in acqua con le piante tintorie stesse e portati ad ebollizione contemporaneamente ad esse. Per fissare il colore, può essere utile immergere le stoffe già tinte in una soluzione composta da una parte di aceto bianco e da quattro parti di acqua.
Corsi di tintura con le erbe
Alla riscoperta della tintura naturale con le erbe contribuisce l’organizzazione di alcuni corsi in merito, aperti a coloro che desiderano scoprire i segreti di tale procedimento antico, magari in un’ottica di autoproduzione che preveda la tintura dei tessuti per la realizzazione di tendaggi, abiti o accessori per la casa.
Vi segnaliamo dunque il laboratorio “I colori delle piante sui tessuti e sul piatto”, che si terrà sabato 2 e domenica 3 febbraio a Sinnai, località Solanas, in provincia di Cagliari. Si tratta di un laboratorio di tintura con le erbe della flora sarda condotto da Maria Luisa Ledda in collaborazione con Rita Astuaro.
Durante il laboratorio si impareranno a conoscere la flora mediterranea e le piante comunemente utilizzate per la tintura, scoprendo i segreti per la colorazione naturale di filati e tessuti. Dopo una parte teorica, si prepareranno le piante per il decotto e la tintura e si pranzerà insieme con piatti preparati utilizzando verdure di stagione, di cui verranno evidenziate le caratteristiche cromatiche. L’attività continuerà di domenica. Per maggiori informazioni e per reperire i contatti telefonici è possibile consultare la pagina web dedicata all’evento.
Sempre in Sardegna è nato nel 2005 un laboratorio di tintura di filati e di tessuti mediante l’utilizzo di tecniche naturali, che si è in seguito evoluto nella realizzazione di manufatti per l’abbigliamento e per l’arredamento. Nel laboratorio, oltre alla produzione, hanno luogo dei corsi e degli incontri di divulgazione e di insegnamento delle tecniche di tintura naturale, rivolti alle scuole e a tutti coloro che hanno intenzione di intraprendere un cammino verso questo affascinante mondo. Il laboratorio “La Robbia” si trova ad Atzara, in provincia di Nuoro.
Infine, presso l’Isola del Giglio è stato da poco inaugurato il laboratorio “Un mare di colori”, nato in collaborazione con l’associazione Marevivo. Hanno così avuto inizio dei corsi aperti a tutti, volti a fornire gli strumenti necessari per ralizzare tinture naturali per i tessuti utilizzando alcune piante caratteristiche dell’Isola del Giglio, tra cui troviamo la robbia, la calendula ed il mirto.
Marta Albè