Una testa di leone gigantesca su un abito nero ha sfilato sulle passerelle parigine di alta moda, una scelta che non è affatto piaciuta agli utenti, che hanno commentato i post della maison e di Chiara Ferragni contestando l'orrore di quanto andato in scena
Bufera sui social dopo la sfilata della maison Schiaparelli alla Paris Fashion Week. Sulle passerelle francesi dell’Haute Couture fanno il loro ingresso sotto i riflettori e flash di paparazzi la testa di un leone, una di un leopardo e una di un lupo sugli abiti di super modelle.
Figurano nella rappresentazione dell’Inferno dantesco messa in scena da Daniel Roseberry, direttore creativo di Schiaparelli.
Sono realizzati a mani, dipinti e creati utilizzando pelliccia finta ma non per questo sono stati apprezzati da tutti. Anzi, l’opposto. Non è bastata la descrizione rigorosamente in maiuscolo “nessun animale è stato maltrattato per fare questo look” per placare la polemica sui social.
Sul profilo di Schiaparelli, su quello di Kylie Jenner sotto la foto con indosso l’abito con la testa del leone e su quello di Chiara Ferragni, che a Sanremo indosserà capi firmati Schiaparelli, i commenti degli utenti contrariati sono centinaia.
Molti hanno definito questo spettacolo irrispettoso nei confronti degli animali, macabro, e noi di greenMe non possiamo che essere d’accordo. Non solo a noi è venuto in mente il paragone con i trofei di caccia, teste di animali imbalsamate per poter essere esposte nei saloni di casa, in ricordo delle battute di caccia in cui questi sono stati fatti fuori. (Leggi anche:Dentro l’orrore dell’industria spietata della caccia ai trofei e dei leoni allevati in scatola per poi essere uccisi)
Sorge spontaneo chiedersi se e come tutto questo possa essere definito creatività. Siamo nel 2023 e sulle passerelle sono approdati o tentano di farsi strada temi di scottante attualità tra un ritorno al classico e la stravagante originalità. Uno tra questi è l’uso di animali e loro parti.
Sempre più stilisti hanno deciso di rinunciare, ad esempio, alle pellicce nelle loro collezioni. Così aveva fatto la grande Vivienne Westwood, amica del Pianeta e degli animali. Gli animali non sono accessori di moda, veri ma anche finti. È il messaggio che è sbagliato. Riproporre queste teste mozzate che glorificano la caccia ai trofei di specie selvatiche non è tendenza. Non chiamiamola moda.
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Fonte: Schiaparelli – Chiara Ferragni/Instagram
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