Gli stivali fatti come gli zoccoli dei cavalli che proprio potevamo risparmiarci (ma che costano più di 2600 euro)

Gli “Hoof Boots”, stivali che imitano le fattezze degli zoccoli di cavallo, hanno fatto indignare: ne avevamo proprio bisogno, oltretutto ad un prezzo folle?

La collezione FW24 di Alexander McQueen, presentata sotto la nuova direzione creativa di Seán McGirr, ha già fatto parlare di sé con una provocazione che non è passata inosservata: gli “Hoof Boots”. Questi stivali, che imitano le fattezze degli zoccoli di cavallo, rappresentano una delle creazioni più controverse della sfilata e hanno generato un dibattito acceso tra appassionati di moda e critici.

Durante la sfilata, tenutasi in un capannone ferroviario in disuso alla periferia di Parigi, gli spettatori hanno assistito a un ritorno allo stile audace e provocatorio tipico di Lee McQueen. Tuttavia la scelta di McGirr di introdurre stivali che evocano le fattezze degli zoccoli di cavallo è stata una mossa che ha fatto indignare l’opinione pubblica.

Gli “Hoof Boots”, disponibili in pelle marrone con borchie e finiture argento, così come in una versione nera con una coda di cavallo che cade dal tallone, sembrano un tentativo deliberato di sfidare i canoni tradizionali della moda. Mentre alcuni vedono in questi stivali un’innovazione creativa che rompe le convenzioni, altri li considerano un esercizio di eccentricità fine a sé stesso, destinato più a far parlare che a stabilire nuove tendenze.

I prezzi variano da 2.390 € a 2.690 €

Uno degli aspetti più critici di questi stivali è il loro prezzo elevato. Con una cifra di 2.390 € per la versione marrone e 2.690 € per quella nera con criniera, questi stivali sono chiaramente destinati a un pubblico elitario. Questo solleva interrogativi sulla direzione futura della maison sotto la guida di McGirr: si tratta di una strategia per consolidare l’immagine di McQueen come un marchio di lusso inaccessibile, o è un tentativo di provocare e sfidare le norme della moda?

A poco sono servite le dichiarazioni di McGirr che ha sostenuto come l’ispirazione sia legata ai ricordi della sua infanzia e agli allevatori della sua città natale. Nonostante questa narrazione romantica rimane infatti il dubbio se tali creazioni possano trovare una reale applicazione nel guardaroba quotidiano dei consumatori.

Insomma, seppure gli “Hoof Boots” della FW24 di Alexander McQueen rappresentino un ritorno alla provocazione e all’eccentricità che hanno sempre caratterizzato il marchio, non ci resta che chiederci: ne avevamo veramente bisogno?

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