Qual è l’impatto ambientale delle scarpe da ginnastica? Lo rivela il MIT

Anche le scarpe da corsa inquinano, contribuendo a produrre emissioni di anidride carbonica. Ad essere messe sotto accusa da uno studio del MIT sono stati però i processi di produzione delle amate scarpe da ginnastica

Anche le scarpe da corsa inquinano, contribuendo a produrre emissioni di anidride carbonica. Ad essere messi sotto accusa da uno studio del MIT sono stati però i processi di produzione delle amate scarpe da ginnastica.

Secondo lo studio, un classico paio di scarpe da corsa produce circa 136 kg di emissioni di anidride carbonica, al pari di una lampadina da 100 watt accesa per una settimana intera. I ricercatori americani hanno scoperto che più di due terzi delle emissioni di anidride carbonica di una scarpa da corsa provengono dunque dai processi di produzione, con la percentuale inferiore derivante dall’acquisizione o dall’estrazione di materie prime.

Di solito si attribuiscono gran parte delle emissioni ai prodotti più complessi come quelli elettronici, ma per i prodotti “meno avanzati”, ed in particolare quelli che non richiedono componenti elettroniche, non era stato calcolato l’impatto sull’ambiente.

Perché un paio di scarpe da ginnastica, all’apparenza un prodotto relativamente semplice, produce grandi quantità di anidride carbonica in fase di produzione? Ad analizzarne l’impatto è stato il team guidato da Randolph Kirchain e da Elsa Olivetti, che hanno esaminto le varie fasi del processo produttivo, dall’estrazione dei materiali alla vera e propria realizzazione del prodotto finale, per trovare gli ‘errori’ che portano alle elevate emissioni di gas serra.

Il team ha così scoperto che gran parte del carbonio è generato dall’alimentazione degli impianti di produzione. Una parte significativa dei produttori di scarpe del mondo si trova in Cina, dove il carbone è la fonte principale di energia elettrica. Il carbone è anche utilizzato per eseguire altri processi negli impianti.

Secondo il MIT, un paio di scarpe da corsa è composto da 65 parti distinte che richiedono più di 360 fasi di lavorazione per assemblare, cucire e tagliare i pezzi, per la formazione della schiuma e il riscaldamento. Olivetti, Kirchain e i colleghi hanno scoperto che per i piccoli componenti i processi sono ad alta intensità energetica, e quindi, ad alta intensità di carbonio. Considerato che ogni anno vengono prodotti 25 miliardi di paia di scarpe, le emissioni totali di CO2 sono pari a 340 milioni di tonnellate annue.

Nel conteggio delle emissioni di carbonio provenienti da ogni parte del ciclo di vita di una scarpa da running, i ricercatori sono stati anche in grado di individuare i luoghi in cui potrebbero essere effettuate delle riduzioni. Ad esempio, hanno osservato che le strutture di produzione tendono a gettare via il materiale non utilizzato. Invece, Kirchain e i colleghi suggeriscono il riciclo di questi scarti, combinando insieme alcune fasi produttive della scarpa.

Francesca Mancuso

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