Tessuti e materiali di scarto si trasformano in oggetti di moda realizzati da donne che provengono da percorsi di fragilità. Un progetto sostenibile che fa bene all’ambiente e al tessuto sociale sfruttando la creatività.
Tessuti e materiali di scarto si trasformano in oggetti di moda realizzati da donne che provengono da percorsi di fragilità. Un progetto sostenibile che fa bene all’ambiente e al tessuto sociale sfruttando la creatività.
Coniugare etica, estetica e sostenibilità: questo l’obiettivo di Portatelovunque, il progetto di moda “green” e artigianale che realizza oggetti di moda con materiali di recupero, con grande attenzione anche all’inclusione sociale.
L’idea è della romana Chiara Di Cillo, viaggiatrice e designer, che ha lanciato sulla piattaforma di crowdfunding Ulule una campagna che servirà a raccogliere i preordini della nuova collezione di Portatelovunque e a sostenere il progetto sviluppato con la sartoria romana “Lakruna”, una cooperativa sociale che lavora per l’inserimento lavorativo di donne con disagio.
“Un nome buffo, quasi uno scioglilingua che solo a pronunciarlo scappa un sorriso. Il verbo portare indica spostare in altro luogo, prendere con sé durante un viaggio, fare un dono, accompagnare ed indossare”, si legge su Ulule.
Tutti i prodotti di Portatelovunque sono pezzi unici e irripetibili, fatti a mano e green.
“Una muta da sub ormai da cambiare, la tappezzeria di una vecchia auto, un costume da bagno passato di moda, il vecchio ombrello che non si apre più: ogni tessuto dismesso o mandato in pensione troppo presto può trovare una nuova vita e raccontare nuove storie, trasformando il rifiuto in risorsa”, spiega Chiara Di Cillo.
Pochette, borse e altri accessori vengono infatti realizzati utilizzando tessuti recuperati dagli scarti di piccole, medie e grandi aziende e privati:
“Se i clienti mi danno un tessuto che vogliono recuperare offro uno sconto in cambio per incentivare il riciclo”, continua.
Ogni materiale di recupero è scelto non solo per l’estetica, ma anche per le proprietà tecniche: la maggior parte infatti sono impermeabili e molto resistenti. Inoltre, tutti i prodotti sono nichel free e senza parti metalliche.
“La linea è realizzata con una stoffa cerata e dai colori sgargianti, dedicata alle azulejos, le famose mattonelle portoghesi.Qualunque sarà il set che sceglierete, troverete oggetti pratici, di design, pensati per viaggiatori controcorrente.Che la vostra meta sia mare o montagna, ogni prodotto sarà il compagno di viaggio ideale e occuperà poco spazio in valigia!”, si legge ancora.
Ma accanto all’aspetto ambientale c’è anche quello sociale, il crowdfunding sostiene infatti il progetto di Lakruna che dal 2011 coinvolge donne che provengono da percorsi di fragilità, in collaborazione con il Dipartimento Salute Mentale UOC D6 e il gruppo di Auto Mutuo Aiuto “AMA FARE”.
Per sostenere il crowdfunding e acquistare un prodotto clicca qui
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Dominella Trunfio