Petit H di Hermes: quando il riciclo creativo diventa di lusso

Hermes, la storica maison francese, lancia il nuovo marchio eco-friendly soprannominato Petit H, tutti oggetti e accessori realizzati con materiali di scarto quali stoffe, tessuti, pelle, porcellane recuperati dai pezzi di design della stessa casa di moda.

Non è un segreto che tra Alta Moda ed Eco-Fashion non corre buon sangue, anche se con le collezioni delle stagioni passate alcuni famosi brand, vedi Versace Jeans, ci hanno stupido sfoggiando in passerella linee uomo o donna che sembrano dirigersi verso una scelta decisamente più eco-sostenibile. E a darci conferma di questa svolta verso una moda più responsabile, Hermes, la storica maison francese, lancia il nuovo marchio eco-friendly soprannominato Petit H, tutti oggetti e accessori realizzati con materiali di scarto quali stoffe, tessuti, pelle, porcellane recuperati dai pezzi di design della stessa casa di moda.

Una linea in cui la materia prima sono dunque i rottami! Il riciclo creativo diventa di lusso. Sciarpe di seta macchiate per sbaglio, borse buttate via a causa di una goccia d’acqua sulla pelle, un bicchiere messo da parte per una piccola bolla d’acqua, tutti oggetti o meglio rifiuti dai quali è stato possibile ricrearne dei nuovi ancora più belli e preziosi. Ogni errore viene rimosso, è questa la legge senza compromessi per eccellenza di Hermes. Ma in realtà il rifiuto è ricco.

E questa sembra infatti la filosofia del direttore artistico di Hermes a cui è stata affidata la guida di un’equipe di artigiani e designer, per la realizzazione di Petit H, Mussard Pascale la quale afferma che “Spesso, l’imperfezione è il punto di partenza di scoperte meravigliose e inaspettate”. Petit h’ è un oggetto pratico, funzionale, assolutamente unico. Soprattutto deve essere rielaborato da creazioni della maison che sono state scartate, messe da parte, sacrificate‘”.

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L’idea è dunque quella di offrire una seconda possibilità ad un oggetto, di farlo ri-nascere re-inventando per lui una nuova vita, un nuovo utilizzo, e così scarti di pelle diventano un prezioso collier, dei foulard di seta si trasformano in lampadari o in abat-jour, ma anche in tazze, teiere, bicchieri e persino animali giganti.

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Non avendo dubbi che la linea Petit H sarebbe stata un gran successo per la maison, alcuni pezzi qualificati dalla stessa artista come “OPNI” Objets Poétiques Non Identifiés, dopo essere stati installati presso alcune botteghe della casa Hermes a Parigi sono già approdati nelle vie più chic di New York e Tokyo.

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