Nuova indagine shock sulla correlazione tra pellicce e rischio tossicità per la salute dei bambini. I test eco-tossicologici effettuati in Danimarca dall'associazione Anima su alcuni abiti per bambini (condotti dal laboratorio tedesco Intertek) hanno rilevato la presenza di sostanze tossiche e cancerogene provenienti dalle lavorazioni cui sono sottoposte le pellicce animali
Nuova indagine shock sulla correlazione tra pellicce e rischio tossicità per la salute dei bambini. I test eco-tossicologici effettuati in Danimarca dall’associazione Anima su alcuni abiti per bambini (condotti dal laboratorio tedesco Intertek) hanno rilevato la presenza di sostanze tossiche e cancerogene provenienti dalle lavorazioni cui sono sottoposte le pellicce animali.
I capi analizzati sono prodotti da marche molto diffuse in Danimarca: Canada Goose, completo neve (per bambino di 18-24 mesi di età); Ver de Terre, completo neve (18 mesi); Sofie Schnoor, capospalla (4 anni); Bahne, cappello (3 anni); Bahne, giacca (per adulto); Modström, giacca (adulto). Nelle componenti in pelliccia, i test hanno rilevato, la presenza delle seguenti sostanze:
- FORMALDEIDE, che causa allergie ed è cancerogena (presente in tutti gli articoli);
- CROMO TRIVALENTE, che può causare allergie (presente in 4 articoli su 6);
- CROMO ESAVALENTE, un noto cancerogeno (presente in 2 articoli su 6);
- IDROCARBURI POLICICLICI AROMATICI (presente in 2 articoli su 6).
“E ‘spaventoso sapere che gli abiti fatti per i bambini possano contenere molte sostanze chimiche e tossiche. Non credo che ci siano molti genitori che sono a conoscenza di ciò. La cosa migliore per proteggere se stessi è, ovviamente, evitare la pelliccia – spiega Joh Vinding di Anima, aggiungendo: “La legislazione comunitaria sui prodotti chimici è stata criticato per non aver protetto abbastanza la salute dei cittadini e, pertanto, spetta alla coscienza aziendale limitare o eliminare l’uso di queste sostanze chimiche, per quanto possibile – a prescindere dalla normativa”.
Si tratta di esiti analoghi a quelli delle due indagini “Toxic Fur”, la seconda delle quali, diffusa dalla LAV lo scorso 15 dicembre, ha rilevato la presenza di sostanze tossiche e cancerogene in capi bimbo di D&G (36 mesi, Cromo esavalente ed elevati valori di Cromo trivalente), Blumarine Baby (36 mesi, Formaldeide ed elevati valori di Cromo trivalente), Woolrich (24 mesi, Formaldeide, elevati valori di Cromo trivalente e Nonilfenolo Etossilato).
A seguito della precedente indagine condotta dalla LAV nel 2013, il Ministero della Salute intervenne bloccando temporaneamente la vendita dei capi indagati (delle marche Il Gufo, Miss Blumarine, Fix Design, Gucci, Brums) e successivamente emettendo provvedimenti di ritiro definitivo dal mercato.
“La produzione di pellicce implica spesso l’utilizzo di sostanze chimiche che sono classificate come tossiche e cancerogene. È inevitabile che sul prodotto finito, acquistato ed indossato, si possano trovare residui di queste sostanze in concentrazioni anche pericolose per la salute delle persone – commenta Simone Pavesi Responsabile LAV Campagna Pellicce – per questo motivo sollecitiamo il Ministero della Salute a fornire al più presto delle risposte certe per i consumatori”.
I capi testati sono di fatto ancora disponibili sul mercato, con un possibile rischio per la salute dei cittadini, in questo caso, dei bambini.
Roberta Ragni
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