Pellicce ereditate da madri e nonne? No, grazie. Non indossiamo questi capi che urlano il dolore di animali torturati per diventare cappotti, cappucci, inserti di abiti. L'industria e il commercio delle pellicce vanno vietati, non devono tornare di moda
Da soprabito simbolo del potere e dell’eleganza a testimonianza della sofferenza e dello sfruttamento di milioni di animali. La concezione della pelliccia è cambiata radicalmente del tempo grazie a una maggiore consapevolezza di cosa ci sia dietro la produzione di questi indumenti sanguinari.
Se sempre più persone hanno detto basta alle pellicce boicottando queste e gli accessori con suoi inserti, molti conservano negli armadi le pellicce che un tempo sono appartenute alla madre, alla nonna e passate da generazione a generazione.
Ma è giusto continuare a indossarle? L’argomento impone una riflessione più attenta. Malgrado si tratti di usato, lo sfoggiare pellicce vere potrebbe rendere di nuovo attuali questi capi, facendoli tornare pericolosamente in voga.
Questo significherebbe sovvenzionare in un certo qual senso un settore che guadagna sulla pelle degli animali. L’industria delle pellicce è quanto di più abominevole possa esistere.
Grazie alle investigazioni sotto copertura negli allevamenti di animali da pelliccia di tutto il mondo abbiamo oggi un’idea più chiara di come sia l’esistenza di centinaia di migliaia di volpi, visoni, cincillà e altri animali imprigionati in gabbie anguste.
Il materiale raccolto dagli attivisti fa accapponare la pelle, ma non tutti hanno la stessa sensibilità e guardano alle pellicce allo stesso modo. Per questo, in un mondo sempre più all’avanguardia, la produzione di pellicce andrebbero accantonata del tutto.
Ma cosa fare allora di quelle pellicce di famiglia, di un’eredità di un certo peso che oscilla tra ricordi misti a sensi di colpa? Invece che vestirsi di crudeltà con la pelle e il pelo di animali uccisi, scuoiati e trattati per comporre capi, una soluzione potrebbe essere donarle ad associazioni e canili.
Diversi enti si occupano del recupero di vecchie pellicce. In ambito internazionale l’organizzazione PETA le raccoglie per progetti benefici.
Wearing an animal’s fur is cold, but donated coats can help those in need stay warm. More & more kind people are giving their old cruel furs to PETA – today, 230 donated coats are on the way to freezing Syrian refugees ❤ pic.twitter.com/7oFscoKAQB
— PETA (@peta) November 1, 2018
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