Jojo: le eco-sneakers arrivano col piccione viaggiatore

Ordinare un paio di scarpe da ginnastica ecosostenibili su internet e vedersele recapitare qualche giorno dopo direttamente dalla propria finestra da un piccione. L’idea atipica e originale è di Christoph Nagel e Matthieu Vaxelaire, due giovani designer belgi fondatori del marchio di calzature Jojo, che hanno deciso di diffondere sul web un divertente video virale sul loro prossimo servizio per abbattere i costi economici e ambientali legati alle spedizioni dei propri prodotti attraverso un metodo antico quanto la Bibbia: l’utilizzo di piccioni viaggiatori.

Ordinare un paio di scarpe da ginnastica ecosostenibili su internet e vedersele recapitare qualche giorno dopo direttamente dalla propria finestra da un piccione. L’idea atipica e originale è di Christoph Nagel e Matthieu Vaxelaire, due giovani designer belgi fondatori del marchio di calzature Jojo, che hanno deciso di diffondere sul web un divertente video virale sul loro prossimo servizio per abbattere i costi economici e ambientali legati alle spedizioni dei propri prodotti attraverso un metodo antico quanto la Bibbia: l’utilizzo di piccioni viaggiatori.

Ma più che di un vero e proprio esercizio di funzionalità, si tratta di un modo per accendere i riflettori sull’impatto delle nostre scelte quotidiane sull’ambiente, compreso l’acquisto di un banale paio di scarpe. E certamente anche di un modo per farsi un po’ di pubblicità!

Ciò che, però, il video non dice è che Jojo è partner di 2 associazioni non profit: Tree-Nation, che si dedica alla lotta al cambiamento climatico, e The Water Project , che costruisce pozzi e sistemi di filtrazione delle acque piovane in Kenya, Sudan, Sierra Leone e India.

Le scarpe Jojo, dal design accattivante e prodotte rigorosamente utilizzando cotone biologico, vengono vendute secondo la filosofia “Choose, Act, Check”: Jojo invita prima a scegliere un modello tra “Basic”, “Plain” e “Pop”, poi ad aderire ad uno dei due programmi che fanno parte del Millenium project delle Nazioni Unite , la riforestazione o la creazione di pozzi e pompe d’acqua potabile in Africa, infine a controllare sul sito la quantità di alberi piantati (ad oggi 1.526) e il numero di persone che hanno potuto usufruire di acqua potabile per un anno (1.482) .

Ed effettivamente il messaggio lanciato dal video virale – divertentissima la parte del piccione che studia il percorso su Google Maps – è che ogni azienda può ingegnarsi per ridurre le proprie emissioni in ogni fase della sua attività, anche la spedizione.

In Europa l’impiego di piccioni viaggiatori si consolidò tra il 1200 ed il 1500, proprio quando i fiamminghi istituirono colombaie municipali di grandissimo rilievo in tutti i Paesi Bassi e che ancora oggi il numero maggiore di allevatori si conta in Belgio.

eco-sneakers-piccioni

Nagel e Vaxelaire, promettenti designer poco più che 24enni, hanno scelto i piccioni come simbolo di tutti i modi alternativi utilizzabili per abbattere le emissioni di Co2 e usato le scarpe come un mezzo per guarire il nostro pianeta dall’inquinamento.

Chissà se i piccioni “addetti al recapito merce” che si vedono nel video siano stati così entusiasti del contributo offerto all’ambiente. Forse si tratta di un “carico” un po’ troppo pesante da affidare a dei volatili!

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