Continua l'attacco di Greenpeace all'Alta Moda e in particolare a quelle griffe che nella classifica stilata all'interno della campagna "The Fashion Duel" sono risultate le peggiori. E così questa mattina i guerriglieri dell'arcobaleno hanno approfittato della Settimana della Moda di New York per fare irruzione negli empori di Prada, Dolce&Gabbana, Chanel ed Hermes con un messaggio chiaro: "Help end this mess", aiutaci a porre fine a questo disastro.
Continua l’attacco di Greenpeace all’Alta Moda e in particolare a quelle griffe che nella classifica stilata all’interno della campagna “The Fashion Duel” sono risultate le peggiori. E così questa mattina i guerriglieri dell’arcobaleno hanno approfittato della Settimana della Moda di New York per fare irruzione negli empori di Prada, Dolce&Gabbana, Chanel ed Hermes con un messaggio chiaro: “Help end this mess”, aiutaci a porre fine a questo disastro.
I 4 brand delle passerelle, infatti, sono stati bocciati completamente da Greenpeace per non essersi proprio degnati di fornire informazioni che potessero permettere all’organizzazione ambientalista di valutarli. Secondo Greenpeace, questo rifiuto del dialogo dimostra un’irresponsabilità di fronte ai consumatori.
Il questionario composto da 25 domande alle quali le griffe sono invitate a rispondere riguarda tre temi ambientali salienti: dalle politiche per gli acquisti della pelle, a quelle della carta per il packaging passando per la produzione tessile vera e propria con l’obiettivo di valutare il contributo delle singole case di moda alla deforestazione e all’inquinamento delle risorse idriche.
Al momento l’unico brand a impegnarsi concretamente per raggiungere gli ambiziosi obiettivi Deforestazione Zero e Scarichi Zero nelle propria produzione è Valentino, il solo a comparire col bollino verde nella classifica consultabile a questo indirizzo, insieme al bellissimo video che accompagna questa nuova battaglia di Greenpeace.
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