Funghi, uva e legno, le borse Miomojo sperimentano nuovi materiali next-gen alternativi alla pelle (e continuano a essere meravigliose)

Una moda gentile che promuove la bellezza senza dimenticare l'etica, puntando sul riciclo di materiali inaspettati e all'avanguardia, i cosiddetti materiali next-gen alternativi alla pelle. Perché oggi il vero lusso non può prescindere dalla sostenibilità ambientale, dalla gentilezza e dal rispetto verso tutti gli esseri viventi, inclusi gli animali, spesso sacrificati in nome dell'estetica.

Una sofferenza inaccettabile a cui il brand di moda Miomojo ha deciso di di non contribuire, rinunciando da sempre a tutti i materiali di derivazione animale, sostituiti da alternative innovative realizzate da funghi, uva, legno e molto di più. Sono questi i nuovi irrinunciabili protagonisti delle borse Miomojo, qualitativamente impeccabili, esteticamente favolose, eticamente ineccepibili. La vera sostenibilità non è una moda passeggera, significa prima di tutto Rispetto.

Miomojo, il brand 100% cruelty-free

La moda è più bella quando è gentile. Quando rispetta gli esseri umani, gli animali, la natura, e non ha paura di rompere con un passato crudele. Quando viene indossata per sentirsi bene ma anche per dire al mondo in cosa si crede. Estetica ed etica, oggi più che mai, possono e devono convivere, e certamente lo fanno nei prodotti del brand di moda Miomojo, che fin dal primo giorno ha abbracciato la strada della gentilezza e della sostenibilità, lanciando un forte messaggio al mondo. Il cambiamento è possibile, basta volerlo (davvero) e impegnarsi concretamente per realizzarlo.

La rinuncia a qualunque materiale di derivazione animale, non solo pelle e pelliccia ma anche seta e lana, è motivata da una scelta etica precisa: «Vogliamo contribuire ad un mondo più gentile ed usare materiali di derivazione animale non è accettabile», ha dichiarato la fondatrice Claudia Pievani. Ed è proprio la gentilezza uno dei valori aziendali che fin dal primo giorno ispirano Miomojo, insieme al rispetto per tutti gli esseri viventi, la tutela della natura, la sensibilità per il design, la qualità e la bellezza.

Claudia Pievani lo definisce «un nuovo paradigma di business in cui profitto e contributo/impatto positivo sono intrinsecamente collegati». Come dimostrano le tante collaborazioni avviate con organizzazioni internazionali per la protezione ambientale ed animale, cui l’azienda dona una percentuale per ogni singolo pezzo venduto a sostegno di progetti tangibili, che vengono selezionati insieme anno per anno.

Trasparenza ed elevatissimi standard di responsabilità le sono valse la certificazione B Corp, rilasciata solo alle aziende che dimostrano di garantire un impatto realmente positivo sui dipendenti, sulla società e sull’ambiente, spingendosi oltre il mero profitto.

Borse Miomojo: belle, gentili e consapevoli

Borse dall’eleganza delicata ed essenziale, dalle linee pulite e contemporanee, che conquistano al primo sguardo. Prodotti belli, rifiniti a mano, esteticamente armoniosi, che hanno uno straordinario plus di innovazione e gentilezza verso tutti gli esseri viventi. E il cui design, di impronta minimalista, è sempre curato nei minimi dettagli.

Ogni modello, che si tratti di borse a tracolla, borse a spalla, clutches o zaini, è frutto di una profonda ricerca, fatta a partire dai materiali più innovativi presenti sul mercato, i cosiddetti materiali next-gen di derivazione organica, che hanno totalmente sostituito pelliccia, lana, seta e pelle. Senza nulla togliere all’estetica.

Qualche esempio? Con gli scarti di mela Miomojo ha dato vita al tessuto Apple Skin, un materiale di qualità elevatissima a impatto zero. Ma ci sono anche le borse vegane a base di mais, ananas,  fondi di caffè, uva, legno e materiali creati in laboratorio da micelio di funghi. Per non parlare delle reti da pesca, del vetro, delle bottiglie di plastica e della pelle bovina creata in vitro coltivando le cellule dell’animale in laboratorio.

Materiali next-gen più innovativi al mondo

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Ogni anno la nuova collezione è un concentrato oltre che di stile e design anche di innovazione ed economia circolare essendo realizzate con materiali innovativi ricavati rigorosamente dagli scarti.

Così se Miomojo sale alla ribalta con le borse ricavate dal fico d’India, a queste si sono aggiunte nel tempo mele e mais, introdotti a partire dal 2020, e negli ultimi 6 mesi il brand ha utilizzato, per produrre i suoi accessori, l’intera gamma dei materiali innovativi, cosiddetti next-generation, presenti al mondo, di derivazione organica.

Dall’innovativo materiale ricavato da scarti d’uva provenienti dalla produzione vinicola, olii vegetali e fibre naturali provenienti dall’agricoltura, al tessuto che contiene più del 90% di materiale bio source, realizzato con buccia di riso unita a leganti bio-based, e applicato a tessuti sia organici che naturali o riciclati.

E ancora un altro materiale ottenuto dalle foglie della pianta di ananas, un sottoprodotto dell’industria della frutta, altrimenti scartato o bruciato. Prodotto di riciclo che oggi rappresenta una nuova fonte di reddito per le comunità agricole.

Biodegradabile e 100% animal-free, è l’innovativo materiale ottenuto da sottili fogli di legno (da silvicoltura sostenibile) legati a tessuti di supporto utilizzando un adesivo ecologico.

Per non parlare del tessuto prodotto con ingredienti bio-neutral derivati da piante coltivate con agricoltura rigenerativa, e il rivoluzionario materiale realizzato in laboratorio partendo dai funghi, che potrebbe rivoluzione l’intero modo di produrre accessori moda (e non solo), anche in virtù del suo bassissimo impatto ambientale.

Le borse Miomojo, con la loro bellezza gentile, stanno davvero rivoluzionando il mondo della moda, lanciando un forte e chiaro messaggio: la vera sostenibilità non può prescindere dal rispetto per l’ambiente, per gli esseri umani e per gli animali. In tale ottica chi le indossa lo fa per sentirsi bene, ma anche per fare del bene. La crudeltà non fa più tendenza. 

Clicca qui per vedere l’intero catalogo.

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