Vestiti alla moda dalla tappezzeria della macchina. Possibile realizzare un vestito utilizzando vecchi sedili di un'auto? Sì certo: anche i rivestimenti di un'auto usata possono tornare a nuova vita, oltretutto nel segno del glamour.
Vestiti alla moda dalla tappezzeria della macchina. Possibile realizzare un vestito utilizzando vecchi sedili di un’auto? Sì certo: anche i rivestimenti di un’auto usata possono tornare a nuova vita, oltretutto nel segno del glamour.
Ne sanno qualcosa i designer di mezza Europa che hanno creato giacche e vestiti, t-shirt e gonnelle (ri)utilizzando proprio i rivestimenti interni e i tessuti dei sedili nell’ambito della Ford Design Challenge organizzata per beneficienza in collaborazione con Redress. Una sfida creativa sui generis che sottolinea il rapporto tra sostenibilità e design, facendo da ponte tra il mondo della moda a quello dell’auto.
L’azienda automobilistica dell’ovale blu ha infatti collaborato con molti designer emergenti per far sfilare in passerella, alla Hong Kong Fashion Week, una collezione creata interamente riciclando stoffe utilizzate a bordo.
La sfida è stata vinta dalla stilista svedese Amandah Andersson, che ha realizzato in sole 3 ore un elegante ‘ensemble’ utilizzando tessuti utilizzati per rivestire i sedili di precedenti generazioni di Mondeo e Kuga.
“La riduzione dell’impronta ambientale e della quantità di scarti di produzione industriale è una delle principali problematiche che il nostro pianeta deve affrontare – ha dichiarato Christina Dean, fondatrice e CEO di Redress -. La Ford Design Challenge è un’eccellente dimostrazione di come il design possa sposare la causa della sostenibilità ponendosi come esempio di lungimiranza sia per l’industria dell’auto che quella della moda“.
Impegnata ormai da tempo nella realizzazione nuovi modelli elettrici e ibridi, Ford (già attiva anche nel campo del risparmio energetico e del riciclo con il progetto di utilizzo di abiti usati per tappezzerie e pannelli fonoassorbenti e nel riciclo di gusci di cocco), ha istituto un’unità operativa dedicata esclusivamente alla ricerca e allo sviluppo dei materiali ecosostenibili per l’utilizzo a bordo dei veicoli. La ricerca ha già portato allo sviluppo di componenti realizzati con materiali riciclati di origine vegetale come cotone, kenaf, canapa e soia, per ridurre sia l’impronta ambientale degli impianti di produzione che il relativo consumo di energia.
Riutilizzare, dunque, i tessuti di un’auto come vestiti da indossare all’insegna del “tutto può essere riciclato”. Pronti a smantellare anche la vostra macchina in garage?
Germana Carillo