Una realtà imprenditoriale giovane che cerca di coniugare l'amore e il rispetto nei confronti della natura con la passione per la moda e con il rilancio dell'artigianato locale: stiamo parlando di Eos, una piccola azienda marchigiana a conduzione familiare che produce abbigliamento ecologico total look per uomo e donna.
Alla base del progetto, nato dall’intuizione, dalla voglia di fare e dall’intraprendenza di una madre e di una figlia, c’è l’idea di creare dei capi di abbigliamento adeguati alla vita e agli impegni di tutti i giorni, realizzati in modoeco-compatibile e curati nei modelli e nei dettagli, per dare vita a qualcosa che sia, nello stesso tempo, comodo, utile, sostenibile e bello.
Le camicie, i pantaloni e tutti i prodotti commercializzati da Eos sono il risultato di un processo produttivo etico ed ecologico. Tra le materie prime impiegate ci sono cotone biologico, lino biologico coltivato e lavorato in Italia, canapa, seta e bamboo. Ad impreziosire alcuni dei modelli contribuiscono anche degli accessori in vera madreperla. Le lavorazioni, dal confezionamento, alla tintura(con prodotti rigorosamente naturali) e al finissaggio, avvengono in Italia (più precisamente, nelle Marche), all’interno piccoli laboratori artigianali, senza ricorrere ad esternalizzazioni né a manodopera a basso costo.
L’azienda tessile marchigiana ha mosso i primi passi un anno fa, cercando di fronteggiare la profonda crisi economica e con la piena consapevolezza che, per effetto della globalizzazione e della delocalizzazione, gran parte delle imprese artigiane che avevano fatto la storia della moda e dell’abbigliamento italiano stavano mano a mano scomparendo o trasferendosi altrove, causando la dispersione di un patrimonio di valore immenso, costruito negli anni dalla preziosa esperienza di artigiani specializzati nel tessere, nel cucire e nel lavorare capi di altissima qualità.
Nel proprio piccolo, Eos cerca di contribuire ad arginare questo processo di impoverimento e di contrastare lo “strapotere” delle materie prime sintetiche, scegliendo e lavorando solo tessuti rigorosamente naturali. Come il cotone biologico, che è più traspirante non solo delle fibre sintetiche ma dello stesso cotone “normale”: non produce cattivi odori, conserva a lungo il suo aspetto e garantisce a chi lo indossa un comfort decisamente superiore rispetto a quello offerto dalle altre materie prime.
Con questo bagaglio di idee e buoni propositi, partendo dal presupposto che sia necessario sganciarsi dall’idea del brand come garanzia assoluta di qualità e che sia doveroso offrire informazioni su quello che si produce e sul suo impatto ambientale, Eos ha realizzato la sua prima collezione e l’ha presentata all’unico canale che si è mostrato immediatamente ricettivo: quello dei GAS, gruppi di acquisto solidali. Fino ad oggi, Eos ha sempre venduto le sue collezioni (ben tre) direttamente ai GAS delle Marche, anche se l’obiettivo è di riuscire a far conoscere il più possibile il progetto e ad estendere la vendita a tutto il territorio nazionale.
Dando un’occhiata ai prezzi al dettaglio, i capi prodotti da Eos possono essere equiparati a quelli di un qualsiasi brand medio-alto: ad esempio, un pantalone di lino biologico al 100%, realizzato con lino coltivato e tessuto in Italia, viene venduta al pubblico intorno ai 130 euro, mentre una polo in cotone e lino biologico si attesta intorno ai 60 euro. I valori, non esattamente economici, sono giustificati dalla qualità e tracciabilità delle materie prime e dallalavorazione interamente artigianale dei capi: un invito a consumare un po’ meno, ma a consumare meglio, facendo più attenzione a cosa si sceglie e si indossa.
Se siete interessati al progetto, volete dare un’occhiata ai diversi modelli disponibili e saperne un po’ di più, sul blog di Eos potete trovare informazioni dettagliate riguardo ad ogni capo, alla sua lavorazione, alla composizione dei tessuti e all’ispirazione da cui è nato. Buona lettura!