Critical Fashion 2012: la moda critica torna a sfilare a Fa’ la cosa giusta!

Vintage, accessibilità, autoproduzione, ecco le parole d'ordine per la sezione fashion 2012 di Fa' la cosa giusta!, la fiera del consumo critico e degli stili di vita sostenibili, che torna puntuale a Milano il prossimo 30 marzo.

Vintage, accessibilità, autoproduzione, ecco le parole d’ordine per la sezione fashion 2012 di Fa’ la cosa giusta!, la fiera del consumo critico e degli stili di vita sostenibili, che torna puntuale a Milano il prossimo 30 marzo.

Parole d’ordine insieme a critical, naturalmente, che è il vero fil rouge con cui sono tessute tutte le proposte che la sezione moda offre ogni anno a migliaia di visitatori in cerca di un “outfit sostenibile” sotto tutti i punti di vista. Un modo di concepire la moda che – come tutti i bravi lettori di greenMe.it sanno – unisce la cura nella scelta dei materiali, la sostenibilità nel processo produttivo, l’approccio etico al lavoro e al rapporto con il consumatore, chiamato a essere partecipe consapevole, e non solo “indossatore”.

Perché i capi e gli accessori di moda etica hanno sempre una storia da raccontare: storie che parlano di vecchi magazzini pieni di tessuti e oggetti da recuperare, di persone in situazioni di disagio che trovano nella sartoria un’occasione per ricominciare, di recupero di antiche tradizioni, di un design attento alle diversità e alle esigenze speciali di ognuno, e tanto altro ancora. Non dovete fare altro che ascoltarle, e Critical Fashion è un’ottima occasione per farlo.

Tra le proposte più interessanti di questa nona edizione ci sono sicuramente gli accessori vintage – così torniamo anche alle nostre parole chiave – di La Tilde: da vecchie cravatte a meccaniche di orologi, da monete fuori corso a cucchiaini da tè della nonna, fino alle cornette del telefono di una volta, non c’è oggetto che le designer di La Tilde non abbiano utilizzato per reinventare borse, collane e accessori dall’immediato effetto memoria.

La “phone bag “è certamente la più curiosa tra le proposte della collezione: definita “la borsa che si fa sentire“, è decorata con elementi di vecchi telefoni e di certo non può passare inosservata. E se avete le spalle abbastanza forti, potete osare anche la versione con la cornetta-tracolla.

phone bag

Se vi stuzzica la sorpresa e l’inusuale accostamento di tessuti recuperati e oggetti reinventati, tra gli oltre 50 espositori di Critical Fashion troverete pane per i vostri denti: dalle proposte 100% Recycle di Ecologina ai gioielli della Collezione Riciclo di Patrizia Corvaglia, fino ai progetti di di Made in Mage, che porta in fiera sette tra le esperienze più significative di moda e design fondate sul riuso e sul riciclo creativo.

ecologina

[un modello Primavera-Estate 2012 di Ecologina]

artedì

[collana in metallo e camera d’aria di Artedì, espositore all’interno di Made in Mage]

nicoletta fasano

[un modello Autunno-Inverno 2011 di Nicoletta Fasani, espositore dello spazio Made in Mage]

Accessibilità è un’altra delle parole chiave di Critical Fashion 2012: e non si tratta di una questione di costi (anche se molte delle proposte saranno a portata di ogni tipo di tasca), quanto piuttosto di offrire una linea di moda che allo stile e alla qualità unisca la possibilità di essere indossata comodamente anche da persone con disabilità fisiche: questo è il progetto di Free Shore, clothing without barriers, che propone ad esempio jeans con allacciature sul fianco o sul davanti per apparecchi gessati o tutori, zip nascoste o bottoni supplementari, camicie con la parte posteriore più lunga per chi passa la maggior parte del tempo seduto su una carrozzina, felpe totalmente apribili per chi ha ridotta mobilità degli arti superiori.

Se cercate un altro modo per indossare sempre qualcosa che vi rappresenti e che si adatti perfettamente alle vostre esigenze, potete sempre cimentarvi nell’autoproduzione. Certo, non diventerete stilisti nel giro di tre giorni, ma cominciare a mettersi alla prova, e scoprire che tutto sommato non si è così male con il “fai da te”, potrebbe essere un primo passo.

Se la cosa vi tenta, Fa’ la cosa giusta! vi offre diverse occasioni per provare: la trasformazione di vecchie camicie da uomo, con il laboratorio “Reshirt-Upcycle“, o il più “classico” lavoro a maglia con il Knit café. La preziosa e antica arte del telaio viene reinterpretata da Sibilla Potenza e Cartaelatte che propongono l’utilizzo di materiali di riciclo; se invece vi tenta l’accessorio, provate a creare piccoli gioielli lavorando il metallo con Let’s Fold, o scoprite la tradizione giapponese dell’Omiyage, preparazione di piccole borse e contenitori da regalare ai più cari amici.

Vi abbiamo convinti? Per orari, date e modalità di partecipazione, non dovete fare altro che consultare il programma ufficiale.

E tra un corso e una prova d’abito, non dimenticatevi di passarci a trovare. Noi di greenMe.it quest’anno siamo presenti non solo con lo stand, ma soprattutto con i nostri workshop dedicati all’autoproduzione – visto che siamo in tema – di saponi e cosmetici naturali per viso e corpo.

Perché ammettiamolo: niente è più fashion dell’indossare una bellissima pelle, eticamente e sostenibilmente curata!

Maura Tomei

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