Germana Carillo Praticamente grazie a Barbie, l’azienda tedesca ha registrato un incremento delle vendite. Tanto che Birkenstock ha presentato una richiesta di offerta pubblica iniziale e volerà in Borsa
@octopus_olaf/Twitter
La Barbie mania si trasforma letteralmente in dollaroni. Incassi milionari e non solo: le vendite schizzate alle stelle delle Birkenstock. Gli arcinoti sandali sono infatti tornati prepotentemente di moda, tanto da essere attualmente i più ricercati in assoluto.
Una vera e propria crescita esponenziale che ha accelerato la quotazione della società controllata da L Catterton, fondo di private equity nell’orbita del colosso del lusso francese LVMH.
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Secondo quanto indica il documento presentato alla Sec, l’azienda tedesca avanzerà le sue azioni al New York Stock Exchange con il simbolo BIRK. Secondo Bloomberg, l’Ipo, la richiesta di offerta pubblica iniziale, potrebbe essere valutata a oltre 8 miliardi di dollari. Birkenstock ha riportato circa 1,3 miliardi di dollari di ricavi nel 2022, registrando una crescita dei ricavi dell’18% dal 2018 al 2022.
L’azienda, che deve la sua nascita a un calzolaio del 18esimo secolo, trovò i suoi primi fan tra gli hippie degli anni ’60, che furono conquistati dal supporto flessibile ma robusto di quelle calzature.
Per decenni le Birkenstock non sono state una scarpa alla moda – ha detto alla BBC la giornalista del New York Times, Elizabeth Paton. Era qualcosa che la tua stupida zia o un insegnante di scienze avrebbe indossato con i calzini.
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Ma alla fine, quegli stessi sandali hanno iniziato a conquistare tutto il mondo, ottenendo il sigillo di approvazione della top model Kate Moss negli anni ’90. Nell’ultimo decennio, poi, l’azienda ha attirato l’approvazione di masse sempre più numerose, complici anche le collaborazioni con stilisti e gli avvistamenti di celebrità, da Gwyneth Paltrow a Kaia Gerber. Solo l’anno scorso l’azienda ha venduto circa 30 milioni di paia di scarpe.
E poi fu Barbie e boom! Questa è storia che conosciamo.
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