La fast fashion con i colossi come Shein e Temu sono responsabili in parte dell’aumento dei prezzi dei voli aerei a causa del loro uso intensivo dei voli cargo per le spedizioni giornaliere
Il fenomeno della fast fashion, rappresentato in gran parte da colossi cinesi come Shein e Temu, non va ad impattare solamente sul mondo della moda e sull’ambiente ma anche su diversi settori inaspettati come quello del trasporto aereo.
Nota per la rapidità con cui introduce nuove tendenze e offre prodotti a prezzi stracciati, la fast fashion ha reso i vestiti quasi “usa e getta”. Con collezioni rinnovate ogni due settimane, sembra essere ormai diventata una tentazione irresistibile per molti consumatori. E così Shein e Temu, grazie ai loro prezzi bassissimi e alla vasta gamma di prodotti, hanno conquistato una grande fetta del mercato globale.
Ma in che modo ciò ha a che fare con gli aerei e in particolare l’aumento dei prezzi dei biglietti per volare? Per garantire consegne rapide ai loro clienti, Shein e Temu hanno colonizzato i voli cargo internazionali. Se in passato i tempi di attesa per un ordine proveniente dalla Cina potevano arrivare fino a due mesi, oggi i pacchetti arrivano in pochi giorni. Questo miglioramento nella velocità di consegna è stato reso possibile grazie all’uso intensivo del trasporto aereo.
L’impatto ambientale di queste spedizioni intensive è enorme
Ogni giorno, Temu spedisce circa 400.000 tonnellate di prodotti, mentre Shein ne spedisce 500.000. Questo equivale all’uso quotidiano di 108 Boeing 777 cargo, un terzo della capacità globale degli aerei cargo a lunga percorrenza. L’occupazione massiccia di questi voli ha portato a un aumento significativo delle tariffe nel settore dell’aviotrasporto. Gli spazi disponibili per altre merci sono diminuiti, limitando la crescita di altri settori che dipendono dal trasporto aereo.
A ciò si aggiunge l’evidente ambientale di questo modello: l’uso intensivo del trasporto aereo aumenta le emissioni di gas serra, contribuendo al cambiamento climatico. Inoltre la produzione di massa nella fast fashion genera enormi quantità di rifiuti e sprechi.
La domanda che emerge è quanto tempo ci vorrà ancora perché questo modello di commercio venga riconosciuto come non sostenibile. È fondamentale promuovere un consumo più consapevole e responsabile, sia per ridurre l’impatto ambientale che per garantire una crescita equilibrata di tutti i settori economici.
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