Abito realizzato dai fogli dei compiti di matematica per il ballo di fine anno

Negli Stati Uniti ed in Canada per gli studenti delle scuole superiori l’appuntamento con il “Prom”, il ballo della scuola di fine anno, è irrinunciabile. Tra le ragazze di uno stesso istituto si innesca inevitabilmente una gara a chi indossa il vestito più memorabile, elegante o stravagante, ancora meglio se si tratta della creazione firmata da qualche noto stilista particolarmente alla moda in quel momento.

Negli Stati Uniti e in Canada per gli studenti delle scuole superiori l’appuntamento con il “Prom”, il ballo della scuola di fine anno, è irrinunciabile. Tra le ragazze di uno stesso istituto si innesca inevitabilmente una gara a chi indossa il vestito più memorabile, elegante o stravagante, ancora meglio se si tratta della creazione firmata da qualche noto stilista particolarmente alla moda in quel momento.

Un’idea decisamente fuori dagli schemi ed all’insegna del riciclo è stata concretizzata in occasione del Prom di quest’anno da parte di una studentessa diciassettenne di nome Kara Koskowich. Mentre la maggior parte degli studenti, giunti all’ultimo giorno di scuola, non perdono tempo per sbarazzarsi immediatamente di quaderni ed appunti, Kara ha deciso di utilizzare i fogli con i propri compiti di matematica come se fossero del tessuto per realizzare il proprio abito per il ballo.

La ragazza, di nazionalità canadese, non aveva alcuna intenzione di spendere centinaia di dollari per l’acquisto di un abito per il ballo ed ha dunque deciso di puntare sull’inaspettato materiale al fine di dimostrare ai compagni di classe la propria originalità e creatività. L’idea era nata nella sua mente fin dallo scorso marzo, mese a partire da cui aveva iniziato a conservare i fogli utilizzati per i compiti svolti a casa.

È nato in questo modo un abito da ballo assemblato riciclando 75 pagine di quaderno ed innumerevoli post-it colorati, impiegati per la creazione di una cintura da portare al di sopra del punto vita. Kara si è impegnata a cucire, incollare e far aderire tra loro le diverse porzioni di carta in modo da ottenere un vestito realmente indossabile. Una delle sue compagne di classe, Dorothy Graham, ha appoggiato completamente la sua iniziativa, decidendo di creare per sé un abito da sera a partire dai sacchetti per la spesa. Le due ragazze sono così riuscite a dimostrare che per essere belle ed appariscenti per una sera non è assolutamente necessario dilapidare tutti i propri risparmi in una boutique d’alta moda, come invece le regole non scritte del Prom dettano da sempre.Ba

Marta Albè

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