A Capodanno 2010 vesti etico. Gli abiti eco-fashion per il veglione di San Silvestro

se non avete ancora deciso cosa indossare per il veglione di domani, ecco qualche dritta dell'ultimo minuto per sorprendere tutti con qualcosa di decisamente originale.

Chi l’ha detto che l’eleganza e l’etica non vanno d’accordo? Per molto tempo siamo stati abituati a pensare che le scelte di sostenibilità e di acquisto consapevole fossero legate indissolubilmente a uno stile semplice, quasi grezzo… un non-stile insomma. Buono, naturale e sostenibile ma non proprio fashion. Ma non è così. La moda critica è una realtà che si va affermando sempre di più negli ultimi anni, grazie a designer e stilisti pieni di inventiva e con un’anima green, che hanno fatto dei tessuti naturali e dei materiali di recupero il fondamento di una moda vivace e di carattere. E anche elegante. Quindi, se non avete ancora deciso cosa indossare per il veglione di domani, ecco qualche dritta dell’ultimo minuto per sorprendere tutti con qualcosa di decisamente originale.

R come riciclo, riutilizzo, recupero
Tessuti riciclati e vecchi capi usati diventano modelli di design puro nelle mani di Francesca Caira, creatrice del marchio cairadesign di cui avevamo avuto già modo di vederne l’estro. Linee geometriche e design concettuale (merito degli studi di design allo IED) sono alla base di abiti e di accessori che rimescolano diversi stili e destrutturano le linee classiche, per uno stile personale e ogni volta diverso.

caira

Se amate geometrie inedite e tagli inaspettati, e capitate dalle parti di Genova, fate un salto da Sara Aurelio e Monica Berti nel loro Atelier Labò, nato per dare libero sfogo alla creatività, alla ricerca di uno stile capace di coniugare originalità, design e comodità. Gli abiti di Labò sono insieme sontuosi ed essenziali, caratterizzati da forme inusitate e da rifiniture spesso volutamente grossolane o dall’unione di tessuti e materiali differenti. Oltre a creare collezioni uniche, Labò è anche un laboratorio di trasformazione per capi usati e vintage, che potete tirare fuori dal vecchio baule e provare a rinnovare grazie alla creatività di Sara e Monica.

labo

Quando la moda incontra l’etica
I principi dell’etica e del rispetto dei lavoratori (specialmente quelli del sud del mondo) sono invece alla base del progetto Laafia, nato da un viaggio in Burkina Faso e dalla scoperta di nuove modalità di produrre, di vivere e di vestire. Le suggestioni africane si mescolano alla creatività italiana per una linea di abiti che uniscono un forte valore etico e umano alla qualità e allo stile.

LAAFIA

La moda come consapevolezza di sé e autoaffermazione, contro l’omologazione del mercato e il dominio della cultura dell’apparire. Il progetto di Nina Co è quasi una filosofia di vita, oltre che una casa di moda. Non per niente nel sito spicca un vero e proprio manifesto che propugna la Moda di essere, all’insegna della qualità e della responsabilità sociale, contro i modelli precostituiti del sistema moda internazionale, in particolare quelli legati alla magrezza, che rischia di condurre all’anoressia, uno dei temi chiave delle campagne e delle iniziative di Nina Co. La proposta delle collezioni di Nina Co prevede abiti e accessori che utilizzano fibre naturali, come la canapa e il cotone biologico, accostati in modo creativo a materiali di scarto e fibre sintetiche. Una moda contemporanea che mantiene il suo legame con la natura e la tradizione, senza rifuggire la tecnologia e la modernità.

ninaco

Viadifuga si presenta da subito come un progetto decisamente improntato all’etica, con il suo ambizioso ideale: coniugare moda e stile con il rispetto della persona e dell’ambiente, opporsi al consumismo e alle logiche di mercato con una produzione ricca di personalità e di valori che vanno oltre la moda. La produzione è affidata a cooperative che impiegano personale appartenente a categorie disagiate, i materiali utilizzati sono esclusivamente naturali, provenienti da coltivazioni biologiche certificate che, nei limiti del possibile, hanno origine italiana, nel rispetto del principio della filiera corta.

Una linea che sembra fatta apposta per chi vuole essere attento e consapevole negli acquisti, senza rinunciare alla sua fashion addiction.

viadifuga

E gli accessori?
Ora che avete trovato il vostro stile ideale e il modello giusto per la festa, non vorrete mica uscire senza un accessorio altrettanto eco-fashion, no? Per concludere, due suggerimenti per accessori con cui lascerete senz’altro il segno… ma non sull’ambiente.

Se siete alla ricerca di un gioiello originale e all’insegna del recupero, MISS ISIS fa al caso vostro. Il brand creato da Isabelle Morneau, jewelry designer di origini canadesi, propone linee di gioielli dalle linee essenziali, creati dalla fusione di materiali industriali di scarto e pietre preziose.

miss_isisi

Se invece preferite sperimentare con le borse o le cinture, provate con le creazioni di Adeart, che da anni propone una linea composta da pezzi unici e numerati realizzati esclusivamente con copertoni di ruote e cinture di sicurezza di vecchie auto.

adeart

E il make up? Per quello vi consigliamo, come sempre di utilizzare cosmetici biologici e certificati, mentre se volete le istruzioni per un trucco di Capodanno che lascia il segno, vi rimandiamo ai consigli degli amici di wellMe.it.

Non resta che augurare buon anno etico e sostenibile a tutte!

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