Se stai applicando la tecnica del pomodoro per essere produttivo, ecco cinque errori da non fare assolutamente

La tecnica del pomodoro è utilissima per aumentare efficienza e produttività nello studio o nel lavoro, ma attenzione a non commettere questi errori

Le vacanze sono ormai finite: è tempo di tornare al lavoro e di mettere a frutto nuove idee e nuovi progetti che sono nati nella nostra mente mentre eravamo via dall’ufficio.

In questo contesto di forte motivazione e istinto a essere più produttivi, molte persone sono alla ricerca di nuove strategie per ottimizzare i tempi e conciliare in modo sano attività lavorative e tempo libero.

A questo proposito, una delle tecniche che maggiormente viene suggerita per la produttività è la pomodoro technique, o “tecnica del pomodoro”. Si tratta, in sostanza, di dividere le nostre attività lavorative in blocchi temporali di 25 minuti intervallati da piccole pause di 5 minuti.

Prima di iniziare la nostra attività lavorativa o di studio facciamo partire un timer impostato a 25 minuti. In questo lasso di tempo ci dedicheremo con la massima attenzione alla nostra attività, senza distrazioni, né pause. Solo alla fine dei 25 minuti ci concederemo 5 minuti di pausa.

Si tratta di una tecnica molto utile ed efficace che ci permette di restare concentrati per lassi di tempo contenuti e allo stesso tempo di evitare cali nella concentrazione e nella produttività grazie alle brevi pause che ci concediamo.

Tuttavia, per funzionare in maniera efficace, questa tecnica di produttività deve essere applicata in un certo modo, evitando alcuni errori che potrebbero dare una parvenza di maggiore efficienza, ma che al contrario minacciano l’efficacia di questa tecnica.

Se siete nuovi neofiti della tecnica del pomodoro o se al contrario utilizzate questo metodo per accrescere la produttività nelle vostre giornate di studio o di lavoro, ecco cinque errori da non fare mai quando si prende in mano un timer per provare ad essere più produttivi.

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Continuare oltre il tempo (allungando le pause)

L’utilizzo del timer impostato a 25 minuti potrebbe bloccarci nel momento in cui stiamo concludendo una task, un capitolo, una pagina del nostro libro o stiamo finendo di scrivere un report o un riassunto.

Nonostante siamo a un passo dalla conclusione del nostro compito, evitiamo di continuare oltre il limite imposto dal timer, ma fermiamoci non appena sentiamo il suono di stop.

Continuare oltre il tempo, infatti, vanifica l’efficacia della tecnica del pomodoro, perché 25 minuti sono il tempo massimo in cui il nostro cervello è al massimo della sua attenzione prima di concedersi una pausa.

Oltre a riscontrare un calo della produttività e dell’attenzione dopo 25 minuti, potremmo incappare in un altro inconveniente, ovvero quello di concederci pause più lunghe, meritate dopo un tempo di lavoro più lungo.

Potrebbe accadere che, dopo aver lavorato 30 o 35 minuti al posto dei 25, ci sentiamo in diritto di concederci una pausa di 10 o 15 minuti. Una pausa così lunga ci allontana molto dalla nostra focalizzazione sull’attività e vanifica l’efficacia di questa tecnica produttiva.

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Usare app cronometro

La tecnica del pomodoro è diventata molto popolare e famosa anche grazie ai video e agli articoli sulla produttività che spopolano sul web e che la consigliano.

Per questo motivo, sono state ideate molte app che ci permettono di cronometrare i 25 minuti di lavoro e i 5 minuti di pausa. Tuttavia, sconsigliamo l’utilizzo di queste applicazioni e suggeriamo invece l’acquisto di un classico timer da cucina.

Perché? L’utilizzo delle app ci avvicina al cellulare, che è una tentazione forte quando si tratta di evitare le distrazioni e concentrarsi su attività magari noiose e ripetitive.

Al contrario, se utilizziamo un banalissimo timer da cucina per scandire i ritmi della nostra produttività, potremo chiudere lo smartphone nel cassetto ed evitare che ci distragga.

Prendere il cellulare nelle pause

Un errore classico che spesso fanno le persone che utilizzano la tecnica del pomodoro è quello di prendere lo smartphone durante le piccole pause tra un pomodoro e l’altro, magari per rispondere a dei messaggi o per dare un’occhiata sui social.

Si tratta di un’abitudine molto sbagliata che si rivela ben presto deleteria per la nostra produttività. L’uso dello smartphone infatti provoca un immediato rilascio di dopamina a basso costo nel nostro cervello, che “uccide” la nostra produttività.

Guardare video divertenti o rispondere ai messaggi risulta essere un’attività immediatamente gratificante per il cervello che non si impegna e non compie alcuno sforzo per ottenere questa gratificazione.

Quando torneremo alla nostra attività lavorativa o didattica per cui è richiesto un grande impegno mentale, il nostro cervello sarà molto demotivato e poco incline a impegnarsi al massimo per concludere il compito.

Quindi, anziché prendere il cellulare in mano, facciamo due passi, riempiamo la nostra borraccia con acqua fresca, guardiamo un po’ fuori dalla finestra o infine facciamo qualche esercizio di stretching, soprattutto se abbiamo trascorso i precedenti 25 minuti seduti alla scrivania.

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Non avere un’idea chiara del compito da svolgere

Se abbiamo impostato un timer e ci siamo dati un tempo molto limitato per lavorare o studiare, dobbiamo sapere con precisione qual è il compito da svolgere prima di far partire il cronometro.

Se attiviamo un pomodoro da 25 minuti e lasciamo che il tempo scorra senza avere una chiara idea di quale è il compito da portare a termine perderemo soltanto tempo, oppure ci dedicheremo allo svolgimento di piccole attività inutili che ci daranno l’idea di essere produttivi ma che in sostanza non portano avanti il nostro progetto o il nostro lavoro.

Quindi, prima di iniziare la nostra giornata, immaginiamo quali sono le attività da svolgere e quanto tempo esse richiederanno, poi suddividiamo ogni attività in un numero di pomodori da noi stabilito. In questo modo, quando faremo partire il timer, saremo già consapevoli dell’attività che ci aspetta.

Usare i pomodori per tutto

Sebbene potrebbe sembrare il contrario, la tecnica del pomodoro non è adatta a qualsiasi tipo di attività didattica o lavorativa, ma deve essere utilizzata in modo assennato e corretto per aiutarci effettivamente a essere più efficienti nelle nostre giornate.

Solitamente, gli esperti di questa tecnica consigliano di utilizzare il cronometro solo per confinare quelle attività noiose e ripetitive che altrimenti, se avessimo a disposizione l’intera giornata, ci farebbero perdere tantissimo tempo.

Ad esempio, possiamo utilizzare i pomodori per ripetere un capitolo particolarmente noioso, rispondere alle mail di lavoro, sistemare l’archivio, eccetera.

Attività per le quali è richiesta una maggiore creatività, come per esempio buttare giù le idee per un nuovo progetto o creare un grafico da allegare alla nostra presentazione, non dovrebbero essere confinate all’interno dei pomodori.

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