Il caldo comporta inevitabilmente seri rischi per alcune categorie di lavoratori e, purtroppo, alcune morti sul lavoro di questi giorni lo confermano. Ma non tutti sanno che, dal 2017, è possibile sospendere l'attività lavorativa e richiedere l'integrazione salariale ordinaria a determinate condizioni
Dal cantiere Amazon di Jesi al cantiere tav di Lonato del Garda passando per un magazzino di Firenze, purtroppo le ondate di calore estremo di questi giorni non risparmiano nemmeno (o soprattutto) chi lavora in condizioni inadeguate.
Un’ipertermia, infatti, ossia un aumento della temperatura corporea, è infatti dietro l’angolo e la morte un rischio reale. Ma come salvaguardare la propria vita?
Non tutti sanno che dal 2017 è possibile fare richiesta della cassa integrazione ordinaria per le giornate particolarmente calde, come ricorda il decalogo stilato dall’INAIL “Esposizione a temperature estreme e impatti sulla salute e sicurezza sul lavoro“.
Le temperature che superano i 35 gradi, ma anche “inferiori a 35° centigradi possono determinare l’accoglimento della domanda di cassa integrazione ordinaria qualora entri in considerazione la valutazione non solo della temperatura rilevata dai bollettini meteo, ma anche quella c.d. ‘percepita’, che è più elevata di quella reale – si legge.
Caldo record, chi può accedere alla cassa integrazione
Sono individuate le tipologie di mestieri, del tipo:
- i lavori di stesura del manto stradale
- i lavori di rifacimento di facciate e tetti di costruzioni
- le lavorazioni all’aperto che richiedono indumenti di protezione
- in generale, tutte le fasi lavorative che avvengono in luoghi non proteggibili dal sole o che comportino l’utilizzo di materiali o macchinari particolarmente sensibili al forte calore
Possono anche essere prese in considerazione anche le lavorazioni al chiuso se non ci sono sistemi di ventilazione o raffreddamento “per circostanze imprevedibili e non imputabili al datore di lavoro“.
Come si richiede la cassa integrazione per il caldo
La richiesta per la cassa integrazione con causale “eventi meteo” deve essere effettuata dal datore di lavoro su indicazione del responsabile sicurezza dell’azienda, ma prima i datori di lavoro sarebbero tenuti a introdurre misure per limitare i rischi.
Nella domanda il datore di lavoro deve indicare i giorni in cui l’attività lavorativa, di cui deve essere specificata la natura, è sospesa o ridotta a causa delle temperature elevate.
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Fonte: INAIL
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