Riscatto della laurea: conviene davvero? Come fare domanda e quanto costa

Tutto quello che c'è da sapere sul riscatto della laurea: dai titoli di studio riscattabili ai costi, passando per la modalità di presentazione della domanda

Andare in pensione prima? È possibile in determinati casi ricorrendo al riscatto della laurea. Questo strumento consente, infatti, di trasformare gli anni di università in anni contributivi, a patto che sia stato conseguito il titolo di studio in questione.

Possono riscattarlo anche gli inoccupati, ovvero coloro che non abbiano ancora iniziato l’attività lavorativa e non siano iscritti ad una gestione previdenziale. Ma conviene davvero? Che costi richiede quest’operazione? Scopriamolo insieme.

Cosa si può riscattare

Come chiarito dall’INPS, si possono riscattare i periodi corrispondenti alla durata dei corsi legali di studio universitario a seguito dei quali siano stati conseguiti uno o più titoli rilasciati dalle Università o da Istituti di livello universitario, secondo i diversi ordinamenti:

  • diplomi universitari (corsi di durata non inferiore a due anni e non superiore a tre)
  • diplomi di laurea (corsi di durata non inferiore a quattro anni e non superiore a sei)
  • diplomi di specializzazione, che si conseguono successivamente alla laurea e al termine di un corso di durata non inferiore a due anni
  • dottorati di ricerca i cui corsi sono regolati da specifiche disposizioni di legge
  • laurea triennale, laurea specialistica e laurea magistrale
  • diplomi rilasciati dagli Istituti di Alta Formazione Artistica e Musicale (AFAM)
  • laurea conseguita all’estero a patto che abbia valore legale in Italia

Naturalmente il riscatto della laurea presenta una serie di vantaggi:

  • Permette di acquisire anzianità contributiva spesso collocata in epoca remota e per tale via, e fatti salvi futuri mutamenti legislativi, potrebbe comportare un anticipo nella maturazione del diritto a pensione
  • Incrementa la misura della pensione
  • È prevista la rateizzazione senza interessi per dieci anni

Nel nostro Paese dal 2019 è stato introdotto, in aggiunta al riscatto ordinario, il riscatto della laurea agevolato, che consente di riscattare periodi che si collocano nel sistema contributivo (cioè dal 1° gennaio 1996); in questo caso “l’onere è determinato applicando l’aliquota contributiva in vigore alla data di presentazione della domanda, alla retribuzione (assoggettata a contribuzione) nei 12 mesi meno remoti, andando a ritroso dal mese di presentazione della domanda di riscatto”.

Riscatto della laurea: quanto costa?

Affrontiamo adesso una nota dolente: quanto costa riscattare la laurea? L’onere da pagare per il riscatto dei periodi del corso di studi universitario dipende dalle norme che disciplinano la liquidazione della pensione con il sistema retributivo o con quello contributivo, tenuto conto della collocazione temporale dei periodi oggetto di riscatto.

“Se devi riscattare periodi che si collochino nel sistema contributivo, il corrispondente onere è determinato applicando l’aliquota contributiva in vigore alla data di presentazione della domanda di riscatto alla retribuzione assoggettata a contribuzione nei 12 mesi meno remoti rispetto alla data della domanda” chiarisce l’INPS.

Per quanto riguarda periodi che si collochino nel sistema retributivo, invece, l’importo della somma da versare varia in rapporto a diversi fattori quali l’età, il periodo da riscattare, il sesso, l’anzianità contributiva totale e le retribuzioni percepite negli ultimi anni.

Per fare un esempio pratico nel caso in cui si volessero riscattare quattro anni di laurea, presentando domanda di riscatto nel Fondo Pensioni Lavoratori Dipendenti al 31 dicembre 2022 e considerando una retribuzione lorda degli ultimi 12 mesi pari toccherebbe pagare 42.240 euro (32.000×33% =10.560 x 4 anni = 42.240).

Il simulatore dell’Inps per il riscatto della laurea 

Il riscatto di laurea non conviene sempre a tutti. Ogni situazione è da valutare attentamente per capire se il riscatto dei contributi servirà effettivamente ad per anticipare la data della pensione oppure di quanto aumenterà la pensione futura grazie a quest’investimento.

Sul sito dell’INPS è disponibile un simulatore che consente di avere informazioni personalizzate. Non sono richieste credenziali, basta inserire in modo anonimo alcuni dati. Si avrà una simulazione orientativa del costo del riscatto, della sua rateizzazione, della decorrenza della pensione (con e senza riscatto) e del beneficio pensionistico stimato conseguente al pagamento dell’onere. Al momento è disponibile solo per chi è inoccupato e per chi rientra interamente nel sistema di calcolo contributivo.

Inoltre, è messo a disposizione degli utenti anche un simulatore all’interno dell’applicativo per la presentazione telematica della domanda di riscatto dei periodi di corsi di studio universitario. Questo fornisce la simulazione dell’onere per riscattare un periodo di studi collocato interamente nel sistema contributivo. Per gli iscritti al Fondo pensioni lavoratori dipendenti e alle Gestioni speciali artigiani, commercianti, coltivatori diretti e coloni mezzadri la funzione è estesa anche ai periodi collocati nei sistemi retributivo e misto.

Come presentare la domanda

Chi ha intenzione di riscattare la laurea deve presentare la domanda esclusivamente in via telematica, attraverso uno dei seguenti canali:

  • il sito istituzionale www.inps.it (con accesso tramite SPID Sistema Pubblico di Identità Digitale oppure Carta Nazionale dei Servizi oppure carta d’identità elettronica 3.0) e seguendo il percorso: “Prestazioni e servizi” > “Servizi” > “Portale riscatti -ricongiunzioni”.
  • Patronati e intermediari dell’Istituto
  • Contact Center multicanale, chiamando da telefono fisso il numero verde gratuito 803 164 o da telefono cellulare il numero 06 164164, a pagamento in base al piano tariffario del gestore telefonico, che provvederà a fornire al cittadino tutte le informazioni in materia, nonché l’assistenza in merito al servizio web per orientarlo nel corretto utilizzo dello stesso, supportandolo in tutte le fasi, dalle modalità di accesso alla presentazione della domanda

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Fonte: INPS

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