Quando arriva la tredicesima? Quest’anno c’è anche il “bonus 100 euro” (ma non per tutti)

Con la tredicesima di quest’anno, percepita nel mese di dicembre, per alcune categorie di lavoratori è previsto anche il “bonus 100 euro” o “bonus Natale”. Vediamo i requisiti e come richiederlo

Il bonus tredicesima 2024, conosciuto anche come “bonus 100 euro” o “bonus Natale”, rappresenta una misura di sostegno economico una tantum introdotta dal governo per il 2024. Attenzione però al fatto che questo bonus non sarà destinato a tutti, ma solo a coloro che rispettano specifici requisiti economici e familiari.

L’obiettivo è offrire un aiuto aggiuntivo a determinate categorie di lavoratori dipendenti durante il periodo natalizio, che verrà erogato insieme alla tredicesima mensilità nel mese di dicembre 2024. Chiamata anche gratifica natalizia, questa misura – originariamente nata come un bonus non obbligatorio per le festività – è diventata legge nel 1937 per il settore industriale e nel 1960 è stata estesa a tutti i lavoratori.

Si tratta di una retribuzione aggiuntiva riconosciuta a tutti i lavoratori dipendenti (sia a tempo determinato che indeterminato), ai lavoratori domestici e ai pensionati. Tuttavia non spetta ai lavoratori autonomi, parasubordinati, o a coloro che percepiscono la disoccupazione o la cassa integrazione.

Per capire quanto si prende di tredicesima, basti pensare che il calcolo si basa su un dodicesimo della retribuzione annua lorda del lavoratore. Ogni mese viene accantonato un rateo, che corrisponde a un dodicesimo dello stipendio mensile, calcolato anche per i lavoratori part-time in base alla proporzione lavorativa rispetto al full-time.

Come richiedere il bonus 100 euro e a chi spetta

Ora che abbiamo capito quando arriva la tredicesima e a chi è destinata, andiamo ad approfondire il discorso del bonus 100 euro. Questo verrà riconosciuto solo ai lavoratori dipendenti che soddisfano tre requisiti principali:

  1. Reddito: il reddito complessivo per l’anno 2024 non deve superare i 28.000 euro.
  2. Situazione familiare: il lavoratore deve avere a carico fiscalmente il coniuge e almeno un figlio, oppure solo il figlio in caso di famiglia monogenitoriale.
  3. Imposta lorda: l’importo dell’imposta lorda sui redditi deve essere superiore alle detrazioni fiscali spettanti.

Altro punto è il fatto che non sarà erogato automaticamente. Il lavoratore dovrà presentare una domanda al proprio datore di lavoro, autocertificando il possesso dei requisiti richiesti, compresi il nome e il codice fiscale dei familiari a carico.

Se un lavoratore ha cambiato più datori di lavoro nel corso dell’anno, dovrà fare richiesta all’ultimo datore, fornendo le certificazioni dei precedenti rapporti lavorativi. Se il bonus non dovesse essere erogato, il lavoratore potrà richiederlo nella dichiarazione dei redditi del 2025.

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