Via libera al proseguimento in modalità smart working fino al 30 giugno. È stato approvato ieri il decreto Milleproroghe, che interviene anche sul lavoro agile. Cosa cambia e per quali categorie di lavoratori
Notizie rincuoranti per tanti italiani ancora in smart working: il Governo ha prorogato la possibilità di lavorare da casa fino al 30 giugno. Attenzione, però, perché questa misura non riguarda indistintamente tutti i cittadini, ma è destinata soltanto ai lavoratori fragili, sia i dipendenti del settore pubblico che privato, e ad alcune categorie di genitori con figli minorenni.
“Il ministro Marina Calderone, in tal senso, aveva già annunciato durante il question time al Senato del 26 gennaio l’impegno a trovare le risorse per permettere la proroga dello smart working oltre il 31 marzo” chiarisce in una nota il Ministero del Lavoro.
Ma cosa si intende per fragili? E chi altro potrà proseguire col lavoro agile fino alla fine di giugno?
Lavoratori fragili
Come anticipato, la proroga interessa i cosiddetti lavoratori fragili, ovvero quei soggetti affetti da patologie preesistenti a cause delle quali potrebbe avere conseguenze molto pesanti nel caso in cui dovessero contrarre il Covid-19. Tra questi rientrano:
Pazienti con marcata compromissione della risposta immunitaria
- trapianto di organo solido in terapia immunosoppressiva
- trapianto di cellule staminali ematopoietiche (entro 2 anni dal trapianto o in terapia immunosoppressiva per malattia del trapianto contro l’ospite cronica)
- attesa di trapianto d’organo
- terapie a base di cellule T esprimenti un Recettore Chimerico Antigenico (cellule CAR-T)
- patologia oncologica o onco-ematologica in trattamento con farmaci immunosoppressivi, mielosoppressivi o a meno di 6 mesi dalla sospensione delle cure
- immunodeficienze primitive (es. sindrome di DiGeorge, sindrome di Wiskott-Aldrich, immunodeficienza comune variabile etc.)
- immunodeficienze secondarie a trattamento farmacologico (es: terapia corticosteroidea ad alto dosaggio protratta nel tempo, farmaci immunosoppressori, farmaci biologici con rilevante impatto sulla funzionalità del sistema immunitario etc.)
- dialisi e insufficienza renale cronica grave
- pregressa splenectomia
- sindrome da immunodeficienza acquisita (AIDS) con conta dei linfociti T CD4+ < 200cellule/μl o sulla base di giudizio clinico.
Pazienti che presentino 3 o più delle seguenti condizioni patologiche
- cardiopatia ischemica
- fibrillazione atriale
- scompenso cardiaco
- ictus
- diabete mellito
- bronco-pneumopatia ostruttiva cronica
- epatite cronica
- obesità.
Soggetti esentati dalla vaccinazione per motivi sanitari e contemporaneamente almeno una delle seguenti condizioni: eta’ >60 anni
Per tutti questi lavoratori fragli la proroga dello smart working è prevista sia in ambito privato che pubblico.
Genitori con figli minori di 14 anni
L’altra categoria di soggetti che potrà continuare a lavorare in modalitò smartworking sono i genitori che hanno a carico figli minori di 14 anni. Tuttavia, il decreto Milleproroghe concede questa possibilitò soltanto nel settore privato, in assenza degli accordi individuali e “a condizione che tale modalità sia compatibile con le caratteristiche della prestazione”.
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Fonte: Ministero del Lavoro
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