Acclamata dai sostenitori come il futuro della produttività dei dipendenti e del giusto equilibrio tra lavoro e vita privata, la settimana lavorativa di quattro giorni aumenta anche – e di molto – la soddisfazione personale. E “più soddisfatti si lavora meglio”, ecco perché i sindacati di mezza Europa chiedono ai Governi di attuare la settimana lavorativa di quattro giorni
Nel Regno Unito è stato appena avviato il progetto pilota mondiale sui quattro giorni lavorativi: è il 4DayWeek, che punta a stabilire un nuovo modello lavorativo basato su una settimana lavorativa corta e uno stipendio invariato.
In pratica, per un certo periodo di tempo, i dipendenti delle aziende, che su base volontaria decidono di partecipare al progetto, diminuiscono le proprie ore di lavoro che sono distribuite su massimo quattro giorni a settimana. Il tutto senza subire un taglio dello stipendio.
Ne avevamo parlato qui: Settimana lavorativa corta di 4 giorni al via in UK, è la più grande sperimentazione del mondo
Il programma è in collaborazione con ricercatori dell’Università di Cambridge, del Boston College e dell’Università di Oxford, e ha già coinvolto gli Stati Uniti, il Canada, l’Irlanda, l’Australia, la Nuova Zelanda e il Belgio.
Ma quali sono i vantaggi?
Settimana lavorativa di quattro giorni, perché sceglierla?
Per 7 motivi fondamentali:
- produttività: perché il lavoratore sposterà la sua attività dalla misurazione basata sulle ore lavorate alla misurazione basata sui risultati. È stato dimostrato che la settimana lavorativa di quattro giorni offre una maggiore produttività nelle aziende di tutto il mondo in un’ampia gamma di settori.
- benessere: migliora l’equilibrio tra lavoro e vita privata e offri vantaggi trasformativi nella loro vita quotidiana, migliorando al contempo la salute fisica e mentale e riducendo i livelli di burnout, stress, congedo per malattia e assenteismo. La settimana lavorativa di quattro giorni si traduce in dipendenti più felici, con livelli più elevati di soddisfazione sul lavoro e fedeltà al marchio
- coinvolgimento: creare una forza lavoro più energica, efficiente e motivata, che si concentri sulle priorità organizzative, sui risultati e sul raggiungimento degli obiettivi chiave, piuttosto che sul tempo trascorso in ufficio, alla scrivania
- assunzioni: si può dare all’azienda un vantaggio competitivo quando si tratta di attrarre i migliori talenti e aumentare il pool di potenziali candidati al reclutamento, oltre ad aiutare a trattenere i dipendenti migliori
- sostenibilità: si riduce senza ombra di dubbio l’impronta di carbonio, diminuendo il pendolarismo e il consumo di energia, oltre a consentire cambiamenti dello stile di vita più sostenibili
- innovazione: dal punto di vista dell’azienda, offrire la settimana corta significherà piazzarsi come azienda innovativa, progressista e lungimirante che si distingue dalla concorrenza
E poi, ultimo ma non ultimo: uguaglianza di genere, ci piace! Con la settimana corta si consente una migliore distribuzione delle responsabilità tra madri e padri, riducendo il carico e gli ostacoli che le donne spesso si ritrovano nell’ottenere posizioni dirigenziali e diminuendo anche, perché no, i costi per l’assistenza all’infanzia
Ricapitolando, dunque, una settimana lavorativa di 4 giorni potrebbe portare i seguenti vantaggi:
- riduzione del tasso di disoccupazione
- dipendenti più produttivi
- meno stress e migliore stato di benessere delle persone
- economia più forte
- minore impronta di carbonio
- più uguaglianza tra uomini e donne
- più tempo per la famiglia e gli amici
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Fonte: 4DayWeek
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