Gli esperimenti dimostrano come una tale struttura organizzativa sia capace di tradursi in un aumento della motivazione, della produttività, del fatturato e del benessere generale tra i dipendenti. A quando in Italia?
A un anno dai risultati del più grande esperimento al mondo sulla settimana lavorativa corta di 4 giorni, la maggioranza delle aziende che vi aveva preso parte l’ha definitivamente adottata, riportando un successo significativo e duraturo.
Fu tra giugno e dicembre 2022, infatti, quando 61 aziende britanniche cominciarono a testare la settimana di quattro giorni nell’ambito di un programma pilota, durante il quale i dipendenti hanno lavorato il 20% in meno di ore, pur mantenendo gli stessi obiettivi professionali e lo stesso stipendio.
Ne abbiamo parlato qui: La settimana lavorativa di 4 giorni è stata un successo: i risultati del programma pilota nel Regno Unito
I risultati un anno dopo
Secondo i dati del rapporto, l’esperimento ha avuto un notevole successo: le aziende sono state invitate a partecipare allo studio di follow-up un anno dopo, per vedere quali effetti stesse avendo la settimana di quattro giorni. Ebbene, delle 61 aziende partecipanti, almeno 54 hanno confermato di applicare ancora la politica un anno dopo (89%). Inoltre, almeno 31 aziende hanno reso permanente la settimana di quattro giorni: il 51% di tutte le aziende partecipanti.
Il 100% dei manager e amministratori delegati consultati ha affermato che la settimana di quattro giorni ha avuto un impatto “positivo” o “molto positivo” sulla propria organizzazione e che il fatturato sia addirittura aumentato. Alla domanda su cosa sia cambiato con la settimana lavorativa più breve:
- l’82% delle aziende intervistate ha segnalato impatti positivi sul benessere del personale
- il 50% ha riscontrato effetti positivi sulla riduzione del turnover del personale
- il 32% ha affermato che la politica ha notevolmente migliorato le assunzioni
Un sondaggio di follow-up separato con il personale di 47 delle aziende pilota originali ha inoltre mostrato che i miglioramenti in termini di salute fisica e mentale, equilibrio tra lavoro e vita privata e soddisfazione generale della vita, nonché riduzioni del burnout, riscontrati alla fine del progetto pilota originale sono stati tutti mantenuti un anno dopo: i dati mostrano che il 39% dei dipendenti era meno stressato e il 71% aveva livelli ridotti di burnout.
Inoltre, attraverso interviste con personale e manager, sono emerse numerose iniziative e strategie positive che le organizzazioni hanno utilizzato per mantenere le loro politiche di quattro giorni settimanali, incluso un ripensamento alle norme su riunioni, comunicazioni, definizione delle priorità di lavoro e altro ancora.
Anche le misure relative alla conciliazione tra lavoro e vita privata sono migliorate nel periodo di prova e oltre: i dipendenti hanno trovato più facile mantenere gli impegni familiari e sociali, e per il 54% è stato più facile conciliare il lavoro con le faccende domestiche.
Infine, Ancora più interessante è stato quando ai dipendenti è stato chiesto di fare un ipotetico trade-off tra orario di lavoro e retribuzione e il 70% dei dipendenti ha dichiarato che per tornare alla settimana lavorativa lunga chiederebbero uno stipendio più alto compreso, tra il 10 e il 50% in più. Un ulteriore 8% chiederebbe una paga maggiore del 50%, mentre per il 15% nessuna somma di denaro potrebbe essere presa loro di ritorno dalla settimana di quattro giorni.
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