Le Isole Ebridi cercano dottori: lo stipendio offerto è di 175.000 euro con 41 giorni di ferie all’anno. Tutta colpa della carenza di medici di base
La Scozia sta affrontando una grave carenza di medici di base, in particolare nelle remote Isole Ebridi, cosa che ha spinto l’Nhs (il National Health Service, il servizio sanitario nazionale del Regno Unito) a offrire stipendi eccezionalmente alti per attirare nuovi professionisti.
Nell’annuncio diventato virale, l’Nhs sta cercando almeno 15 medici di famiglia per affrontare la crisi di reclutamento in uno degli studi medici più remoti del Regno Unito. Il tutto offrendo uno stipendio record di oltre 175.000 euro all’anno per i medici disposti a trasferirsi alle Isole Ebridi.
Si tratta di un aumento del 40% rispetto agli stipendi standard che corrisponde a poco più di 14.000 euro al mese. Il pacchetto salariale include anche 41 giorni di ferie all’anno e per questo ha fatto notizia sui media di tutto il mondo.
Il pacchetto comprende anche 8.000 sterline per le spese di trasferimento
La crisi è stata accentuata dalle dimissioni dell’ultimo medico di base dell’isola di Benbecula, portando Nhs Western Isles a offrire un pacchetto salariale significativo per attrarre almeno cinque medici di base disposti a trasferirsi e lavorare come dipendenti a contratto.
I prezzi degli appartamenti nelle isole sono aumentati notevolmente, in parte a causa della competizione dei ricchi pensionati desiderosi di trascorrere la loro vita in queste località remote. Per far fronte a tutto ciò, il pacchetto di compensi include circa 8.000 sterline per le spese di trasferimento. Inoltre i medici selezionati saranno premiati con 10.000 sterline dal governo scozzese dopo due anni di servizio.
Il direttore medico del Consiglio, il dottor Frank McAuley, ha descritto questi incarichi come un’opportunità entusiasmante per praticare la medicina in un ambiente idilliaco, sfuggendo alla corsa al successo.
La vicepresidente del comitato dei medici di base della Bma Scozia, la dottoressa Patricia Moultrie, ha sottolineato che oltre il 40% degli studi medici nelle isole ha almeno un posto vacante, evidenziando la necessità di affrontare la carenza di personale medico in queste comunità remote.
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