La Germania sperimenta la settimana lavorativa corta di 4 giorni (e l’Italia cosa aspetta?)

Sono 45 le aziende che in Germania testeranno per sei mesi quattro giorni lavorativi a settimana. Un viatico scelto per contrastare la carenza di manodopera qualificata, che ha causato un buco in miliardi di euro

Fronteggiare la crisi di manodopera introducendo, anche, la settimana lavorativa corta. È questa la politica che seguirà la Germania, che ha appena avviato la sperimentazione su larga scala della settimana a 4 giorni.

Per sei mesi, infatti, i dipendenti di 45 aziende tedesche lavoreranno un giorno in meno a settimana a parità di retribuzione. Il progetto è guidato dalla società di consulenza manageriale berlinese Intraprenör e dall’organizzazione no-profit 4 Day Week Global.

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Un rimedio, questo, sulla scia di Spagna e altri Paesi, volto a invogliare le persone a entrare nella forza lavoro, contribuendo a ridurre l’attuale carenza di manodopera che sta interessando i Paesi industrializzati di tutto il mondo.

La Germania è solo l’ultimo degli esempi: già la Spagna, la Svezia e la Finlandia, l’Islanda e il Regno Unito hanno testato in diversi modi la settimana corta. Qui da noi, invece, sono ancora pochi gli esempi: più di recente Lamborghini, che alterna una settimana da 5 giorni ad una da 4, e Luxottica, che ha proposto ai propri dipendenti di lavorare 4 giorni per venti settimane l’anno.

I benefici della settimana lavorativa corta

  • Come dicevamo, aumenta la produttività
  • riduce le emissioni di gas serra
  • i lavoratori hanno più tempo libero
  • più produttività in azienda
  • meno stress nella vita privata

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