Sei un procrastinatore? Hai bisogno di un “Hate Day” (ti spiego cos’è come organizzarlo)

Concentrare tutte le attività noiose ma necessarie in unico giorno della settimana può rappresentare un ottimo modo per aumentare la produttività sul lavoro

Tutti abbiamo delle attività veramente odiose da svolgere, di cui faremo volentieri a meno ma che non possiamo evitare: pagare le bollette, fare quella telefonata che non vorremmo fare, occuparsi di faccende burocratiche, stilare un report per il lavoro o tenere in ordine la casella di posta elettronica.

Se riuscissimo a condensare tutte queste attività noiose ma necessarie in un unico giorno in modo tale da avere il resto della settimana o del mese a nostra disposizione per le cose che sono veramente importanti (e decisamente più interessanti)?

Partendo da questa riflessione si sviluppa la teoria dello Hate Day, ovvero un sistema che consiste nel condensare in un unico giorno tutte quelle attività noiose, frustranti o ripetitive in modo da riuscire a gestire il resto del tempo in maniera più produttiva e anche più piacevole.

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Che cos’è lo Hate Day

L’idea di Hate Day, in realtà, è di origine tedesca. In Germania, infatti, si chiama Kleinscheiss Tag, che significa, scherzosamente, “giorno delle piccole cose brutte”: il senso è concentrare ed eliminare in un solo giorno tutto ciò che ci annoia, ci distrae o ci rende frustrati e nervosi.

In generale, fare una lista di cose noiose da destinare allo Hate Day ed evaderle tutte in un solo giorno libera la nostra mente da futili preoccupazioni e ci permette di concentrarci meglio sul lavoro che conta di più.

Se non possiamo ritagliarci un giorno alla settimana o ogni due settimane da dedicare alle attività noiose e frustranti, oppure se queste attività sono davvero molte per essere svolte in un giorno solo, possiamo pensare di dedicare ogni giorno  un’ora del nostro tempo allo svolgimento di queste attività, mettendo in atto una Hate Hour anziché uno Hate Day.

Naturalmente, questo sistema funziona bene per smaltire le incombenze ordinarie e non tiene conto di eventuali “imprevisti” noiosi di cui doversi per forza occupare con urgenza durante la settimana.

Inoltre, nella nostra pianificazione dello Hate Day, potremmo incontrare un inconveniente rappresentato da quelle scadenze che ci vengono imposte dal capo o dal collega di lavoro, i quali pretendono una risposta immediata a quella mail o a quel progetto.

Se non si tratta di qualcosa di veramente urgente, manifestiamo anche a loro la nostra volontà di dedicare un giorno della nostra settimana allo svolgimento di alcune attività programmate – tra cui quel progetto non così urgente.

Quindi, se per esempio abbiamo programmato lo Hate Day per mercoledì, ci basterà rispondere al nostro collega che la sua risposta, la risposta che attende arriverà mercoledì sera o giovedì mattina, sia per confermare la ricezione della richiesta, sia per dare una tempistica in merito alla risposta che daremo.

Come programmare uno Hate Day

Programmare una giornata delle cose noiose è davvero semplice. Prendiamo un foglio di carta e una penna oppure una lavagnetta con un pennarello e segniamo tutte le cose che dobbiamo fare a mano a mano che queste ci vengono in mente.

Teniamo il foglio o la lavagnetta sempre a portata di mano nell’ufficio o sulla scrivania di casa in modo da tenere la lista delle cose noiose costantemente aggiornata.

La consapevolezza di avere un giorno alla settimana da destinare alle incombenze noiose ci permette di filtrare rapidamente le attività e le richieste fastidiose che arrivano durante la settimana, poiché abbiamo la certezza che ce ne occuperemo in un momento appositamente dedicato.

Una volta creata la lista, non ci resta che scegliere un giorno alla settimana da destinare allo svolgimento di queste incombenze.

La scelta del giorno dipende un po’ anche dalla natura delle incombenze stesse, per esempio se tra le incombenze c’è recarsi all’ufficio postale, lo Hate Day non potrà essere di domenica in quanto la posta è chiusa.

Allo stesso modo, se le incombenze riguardano esclusivamente il lavoro e non interessano aspetti della nostra vita privata, dovremmo evitare di relegare lo Hate Day un giorno del weekend, perché questo toglierebbe tempo al nostro stare in famiglia o alla dedicarci ad attività più piacevoli.

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