Erboristi italiani e studenti e laureati in Scienze e Tecniche Erboristiche in questi giorni si sono visti piombare addosso un nuovo decreto legislativo con il quale il Governo intende abrogare la legge n. 99 del 1931 e cancellare di fatto l’erboristeria italiana e gli Erboristi.
Erboristi addio? È la minaccia che incombe sulle migliaia di professionisti erboristi italiani e di studenti e laureati in Scienze e Tecniche Erboristiche che in questi giorni si sono visti piombare addosso un nuovo decreto legislativo con il quale il Governo intende abrogare la legge n. 99 del 1931 e cancellare di fatto l’erboristeria italiana e gli Erboristi.
Di prossima pubblicazione, il decreto prevede l’abrogazione della che riguarda la “Disciplina della coltivazione, raccolta, e commercio delle piante officinali”, che istituisce la figura professionale dell’erborista in Italia.
Ciò rischia di mettere a rischio l’intero settore erboristico, che conta oltre mille aziende di trasformazione e commercializzazione di piante officinali e circa 5mila erboristerie.
“Un pasticcio legislativo gravissimo, che cancella improvvisamente, dopo 90 anni di storia, la figura di erborista. Non solo mettendo a rischio un settore che conta circa 6mila imprese, ma rendendo di fatto carta straccia la Laurea in Erboristeria, attualmente frequentata da migliaia di studenti in tutta Italia che potrebbero essere messi ‘fuori corso’ per Legge”, così tuonano da Unerbe Confesercenti, in piena protesta contro un intervento del Governo bollato come “assurdo”.
In realtà, la manovra del Governo avrebbe lo scopo di liberalizzare la produzione e la trasformazione di erbe officinali, ma ciò che si contesta è il fatto che verrà eliminata del tutto una figura professionale – “per giunta anche laureata” – che da quasi un secolo assicura la qualità e l’efficacia dei prodotti erboristici utilizzati.
Quello che paventano gli erboristi italiani è, di fatto, che, eliminando l’Erborista, la strada sarà quella della totale despecializzazione del settore erboristico italiano anche a livello delle attività commerciali di erboristeria, “provocando l’ingresso di soggetti assolutamente non qualificati con gravi ripercussioni commerciali e soprattutto per la sicurezza dei consumatori”.
In pratica, con questo decreto, sarebbero poi gli agricoltori a poter coltivare, trasformare e distillare una preparazione specifica in materia le piante officinali.
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Un gran bel caos, insomma, ed è per questo che la Federazione Erboristi Italiani invita tutti gli erboristi, gli studenti e i laureati in Tecniche Erboristiche e tutti i cittadini che hanno a cuore la Filiera delle Piante Officinali a firmare una petizione online. Eì poco, ma è tutto ciò che possiamo fare. Facciamo girare.
Firma qui la petizione online.
Germana Carillo