Rivoluzione in Corea del Sud: si sperimenta la settimana corta (contro gli orari attuali proibitivi)

La Corea del Sud vuole testare la settimana lavorativa di quattro giorni con un esperimento che coinvolgerà oltre 50 organizzazioni, abbandonando così la propria cultura del lavoro estremamente intensa

La Corea del Sud ha recentemente avviato una sperimentazione per testare una settimana lavorativa di quattro giorni nella provincia di Gyeonggi. Questo esperimento coinvolge oltre 50 organizzazioni i cui dipendenti potranno scegliere tra due opzioni: una settimana lavorativa di quattro giorni ogni due settimane o una riduzione delle ore lavorative ogni settimana.

Questa iniziativa fa parte di un movimento globale sempre più ampio che promuove la riduzione delle ore lavorative senza compromettere la produttività. La Corea del Sud è infatti da sempre conosciuta per la sua cultura del lavoro estremamente intensa, con uno dei più alti numeri di ore lavorative annuali nel mondo.

Questo ha portato a discussioni significative sul benessere dei lavoratori e sull’equilibrio tra lavoro e vita privata. Alla fine del 2023, il governo sudcoreano ha persino considerato l’idea di estendere la settimana lavorativa massima a 69 ore, una proposta che è stata ritirata a causa delle forti proteste, soprattutto tra i giovani che hanno sottolineato gli effetti negativi che avrebbe avuto sulla loro salute e qualità della vita.

Si fanno sempre meno figli anche per colpa del lavoro troppo stressante

Il passaggio verso una settimana lavorativa più breve riflette anche le preoccupazioni del Paese riguardo ai bassi tassi di fertilità e alla diminuzione della popolazione, problemi che molti attribuiscono alla pressione esercitata dalla cultura del lavoro. Molte donne, in particolare, si sentono costrette a scegliere tra carriera e famiglia, contribuendo a una crescente insoddisfazione.

Sebbene la riduzione delle ore lavorative sembri promettente per migliorare il benessere dei dipendenti, non tutti gli studi concordano sui suoi benefici. Tuttavia la riduzione delle ore potrebbe essere particolarmente vantaggiosa per quei lavoratori che non possono operare da remoto, poiché offre un’opportunità di percepire il lavoro come meno stressante e più soddisfacente.

La sperimentazione in Corea del Sud rappresenta un passo importante nel ripensare il modello lavorativo tradizionale e potrebbe avere implicazioni significative per il futuro del lavoro non solo in Asia dove gli orari di lavoro sono spesso proibitivi, ma anche a livello globale con questa tendenza alla settimana corta che si sta facendo sempre più largo.

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