Congedo parentale straordinario, a differenza del bonus baby sitter è già possibile richiederlo e anche utilizzarlo per i giorni già fruiti, dal 5 marzo
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Congedo parentale, è già possibile richiederlo anche in maniera retroattiva, per i giorni già fruiti nel mese di marzo. Ecco tutto quello che c’è da sapere sul congedo straordinario introdotto dal Decreto Cura Italia.
Nei prossimi giorni, l’Inps si troverà a gestire 10 miliardi di euro tra Cassa Integrazione e gli altri strumenti di sostegno al reddito. Tra questi ci saranno anche il bonus baby sitter e il congedo parentale straordinario.
Introdotte dal Decreto Cura Italia, le nuove misure hanno l’obiettivo di sostenere le famiglie in questa situazione così difficile. Se per il bonus baby sitter si dovrà attendere il mese di aprile, è già possibile ottenere o vedere riconosciuto il congedo parentale già fruito dai lavoratori, pari a un massimo di 15 giorni.
“Ad oggi l’Istituto registra circa 100mila richieste di congedo con periodi dal 5 marzo” si legge sul sito dell’Inps.
Vediamo a chi spetta, quali sono i requisiti e come richiederlo
Requisiti e a chi spetta il congedo parentale straordinario
Il congedo parentale straordinario, introdotto dal decreto Cura Italia, spetta a uno solo dei genitori per nucleo familiare per un massimo di 15 giorni e per periodi che vanno dal 5 marzo al 3 aprile. Ciò vale anche sia per i figli adottivi che nei casi di affidamento e collocamento temporaneo.
Spetta sia ai lavoratori dipendenti pubblici e privati, sia a quelli Iscritti in via esclusiva alla Gestione separata INPS che ai lavoratori Autonomi iscritti alle gestioni dell’INPS.
Essi possono richiederlo per i figli che hanno fino a 12 anni di età: in questo caso è riconosciuta un’indennità pari al 50% della retribuzione e la contribuzione figurativa. Possono inoltre richiederlo per i figli dai 12 ai 16 anni sempre per 15 giorni ma senza percepire alcuna indennità né copertura figurativa.
I genitori di figli con handicap in situazione di gravità possono ottenere il congedo a prescinder dall’età purché i figi risultino iscritti a scuole di ogni ordine grado o ospitati in centri diurni a carattere assistenziale. In questo caso per il congedo COVID-19 è riconosciuta un’indennità pari al 50% della retribuzione e la contribuzione figurativa.
Possono inoltre richiederlo i genitori che hanno esaurito la fruizione massima individuale e di coppia prevista dalla normativa sui congedi parentali, con gli indennizzi previsti a seconda dell’età del figlio per il quale richiedono il congedo COVID-19.
Come richiedere il congedo parentale straordinario
Le procedure non sono uguali per tutti i tipi di lavoratori. Ad esempio, i lavoratori dipendenti del settore privato, che hanno già fatto richiesta e, alla data del 5 marzo, hanno già in corso un periodo di congedo parentale “ordinario” non devono presentare una nuova domanda: i giorni saranno convertiti d’ufficio dall’INPS nel congedo. Se invece vogliono usufruire del congedo per i giorni successivi possono già presentare domanda al proprio datore di lavoro e all’INPS, utilizzando la procedura di domanda di congedo parentale già in uso.
Diverso è il caso dei genitori di figli maggiori di 12 anni portatori di handicap grave, che non abbiano in corso di fruizione un prolungamento del congedo parentale. Essi possono già usufruire del congedo COVID-19, ma dovranno presentare apposita domanda e nel caso in cui la fruizione fosse precedente alla data della domanda medesima, potranno farlo anche con data retroattiva, decorrente al massimo dal 5 marzo 2020, utilizzando la procedura telematica di congedo parentale, disponibile entro la fine del mese di marzo.
I genitori con figli di età compresa tra i 12 e i 16 anni, devono presentare domanda di congedo COVID-19 unicamente al proprio datore di lavoro, non all’INPS.
Nel caso di lavoratori della pubblica amministrazione, la domanda di congedo va presentata alla propria Amministrazione pubblica secondo le indicazioni fornite dalla stessa.
Clicca qui per accedere alla pagina Inps in cui richiedere il congedo parentale se si è lavoratori dipendenti, autonomi, gestione separata
Quando non può essere richiesto il congedo parentale straordinario
Il congedo non può essere richiesto in due casi:
- se l’altro genitore è disoccupato/non lavoratore o con strumenti di sostegno al reddito
- se è stato richiesto il bonus alternativo per i servizi di baby-sitting.
Per consultare il documento completo dell’Inps clicca qui
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