Attivisti legano fasce porta bebè alle statue di uomini famosi (vogliono un miglioramento del congedo di paternità)

Nel Regno Unito i padri hanno diritto a due settimane di congedo retribuito: per chiedere un miglioramento gli attivisti di “Dad Shift” hanno dato vita ad una geniale campagna provocatoria

Un gruppo di attivisti nel Regno Unito, il “Dad Shift”, ha lanciato una campagna creativa e provocatoria per chiedere un miglioramento del congedo di paternità. Attualmente i padri britannici hanno diritto a sole due settimane di congedo retribuito a £184,03 a settimana, una delle peggiori offerte in Europa.

In risposta gli attivisti hanno attaccato bambole a grandezza naturale, rappresentanti neonati, alle statue di uomini famosi in tutta Londra, tra cui l’ingegnere Isambard Kingdom Brunel, l’attore Gene Kelly e il calciatore Thierry Henry. La campagna mira a sensibilizzare l’opinione pubblica sull’importanza del legame tra padre e figlio e sulla necessità di migliorare le politiche di congedo parentale nel Regno Unito.

Gli attivisti, co-fondati da George Gabriel e Alex Lloyd Hunter, hanno scelto di legare i neonati a statue di illustri figure maschili per evidenziare il ruolo spesso trascurato dei padri nella società. Hanno sottolineato come le donne siano frequentemente interrogate sul loro ruolo di madri, mentre agli uomini viene raramente chiesto di condividere la loro esperienza di paternità. L’intento è quello di mettere in luce questa disparità e di sollecitare un maggiore riconoscimento del ruolo dei padri nella vita familiare.

La campagna culminerà con la consegna di una lettera aperta al primo ministro britannico

Le figure iconiche come Brunel, con un bambino avvolto nel braccio mentre tiene un cappello a cilindro, e Gene Kelly, che balla con un neonato legato al petto, hanno catturato l’attenzione dei passanti, suscitando un’ampia risposta positiva. La campagna vuole provocare una riflessione profonda sull’importanza del congedo di paternità e sui benefici che questo può avere non solo per le famiglie, ma anche per l’intera società.

I dati dimostrano infatti che i Paesi che offrono sei o più settimane di congedo di paternità vedono una riduzione del divario retributivo di genere e un aumento della partecipazione alla forza lavoro, contribuendo positivamente all’economia. La campagna culminerà con la consegna di una lettera aperta al primo ministro britannico, chiedendo di agire rapidamente per migliorare il congedo parentale.

Gli attivisti sostengono che un congedo di paternità più generoso aiuterebbe a promuovere l’uguaglianza tra i genitori, offrendo tempo sufficiente ai padri per costruire un forte legame con i loro figli e sostenere le loro partner. Marvyn Harrison, fondatore della comunità “Dope Black Dads”, ha dichiarato che è giunto il momento di agire, sottolineando quanto il Regno Unito sia in ritardo rispetto ad altri Paesi.

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