AAA cercansi assaggiatori di Nutella senza esperienza. Non è uno scherzo ma un nuovo annuncio di lavoro, pubblicato sul sito di Openjobmetis per conto della Soremartec Italia srl. Quest'ultima è la società di ricerca e sviluppo della Ferrero
AAA cercansi assaggiatori di Nutella senza esperienza. Non è uno scherzo ma un nuovo annuncio di lavoro, pubblicato sul sito di Openjobmetis per conto della Soremartec Italia srl. Quest’ultima è la società di ricerca e sviluppo della Ferrero.
Non si tratta di una novità. Gli assaggiatori di professione esistono da tempo ma finora Ferrero si era affidata ai propri dipendenti interni. Adesso invece, tramite la sua società di R&S, punta su persone esterne. La speranza è quella di trovare migliori competenze?
No, visto che non è richiesta alcuna conoscenza specifica né requisiti particolari. Anzi. Ciò che la società offre a 90 “giudici sensoriali“, secondo quanto si legge nell’annuncio, è un part time di 2 ore per 2 giorni a settimana, dopo aver seguito un corso di formazione che partirà il 30 settembre:
“Ricerchiamo per Soremartec Italia Srl persone a cui piacerebbe imparare a gustare cacao, granella di nocciole e altri prodotti semilavorati dolci. Un corso di formazione retribuito (con inizio a settembre e della durata di 3 mesi) avrà l’obiettivo di educare il senso dell’olfatto e del gusto e migliorare la capacità di esprimere a parole ciò che si percepirà con gli assaggi dei prodotti semilavorati. Al termine del corso, i candidati ritenuti idonei saranno assunti con un contratto in somministrazione duraturo nel tempo con un impegno part time di due giorni alla settimana di 2 ore” recita l’annuncio.
Non si tratta di una novità. Già in passato vi erano stati annunci in cui si ricercavano assaggiatori di cacao. Due anni fa, l’Università di Pisa era a caccia di persone il cui compito era mangiare 40 grammi di cioccolata al giorno per due mesi, non una cioccolata qualunque ma la Toscolata, fondente di alta qualità, realizzata con prodotti toscani e arricchita con antiossidanti.
Tuttavia, mentre in quell’occasione si trattava di uno studio a fini scientifici, quella di Nutella sembra più che altro una strategia di marketing forse per ritrovare consensi o ancora per far dimenticare olio di palma e annessi.
A poco è servito il parziale cambio della ricetta in alcuni paesi (meno nocciole, più zucchero): la famosa crema ha addirittura fatto infuriare alcuni consumatori. Ad accorgersi del cambiamento era stata per prima l’Hamburg Consumer Protection Center, un’associazione di consumatori tedesca che aveva notato un colore differente della crema. In Italia, la ricetta era rimasta pressoché invariata.
Siamo certi che la proposta di lavoro farà gola a tanti, nonostante tutto. E voi che ne pensate?
Qui l’annuncio
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Francesca Mancuso