Chiesto lo stop ai concerti rock al Circo Massimo dopo il “terremoto” provocato da Travis Scott: “è un monumento, non uno stadio”

Non si placano le polemiche scoppiate dopo l'esibizione di Travis Scott al Circo Massimo che ha fatto tremare le case della zona, creando una psicosi da terremoto. Dure le parole della direttrice del Parco Archeologico del Colosseo: "Non è un prato, è un monumento: ha gallerie sotterranee, parti archeologiche, non ci si può saltare sopra per ore, in decine di migliaia"

Il concerto, annunciato a sorpresa qualche giorno prima, del rapper Travis Scott ha fatto letteralmente tremare il Circo Massimo la sera del lunedì 7 agosto. Sui social si è assistito a un tam tam di post: “Avete sentito il terremoto a Roma?” hanno chiesto tantissimi cittadini che risiedono nei pressi del sito storico.

Decine le segnalazioni arrivate ai Vigili del Fuoco, in realtà però l’Ingv non ha registrato nessun sisma. A provocare quei forti tremori, avvertiti nelle case, ben 70mila persone che hanno saltato e ballato per tutta la serata.

Una situazione analoga si era verificata anche allo stadio di San Siro di Milano, dove si è esibito il popolare artista americano agli inizi di luglio.

Il Circo Massimo è un sito archeologico da salvaguardare, certi concerti rappresentano una minaccia

Quanto successo nella capitale ha sollevato un polverone di polemiche fra i cittadini e non solo. Non ha usato mezzi termini Alfonsina Russo, direttrice del Parco Archeologico del Colosseo, che adesso chiede che vengano vietati i concerti di questa portata al Circo Massimo, dove di recente si sono esibiti pure gli Imagine Dragons e i Guns’n Roses, ai quali hanno assitito decine di migliaia di spettatori.

No, il Circo Massimo non è un luogo congruo per questo genere di concerti – sentenzia Russo. – In genere il Comune chiede il via libera alla Soprintendenza capitolina, e anche noi diamo un parere. Io avevo dato una serie di prescrizioni: il non superamento del limite dei decibel previsto dalla normativa e il fatto di non incitare il pubblico, tutto in piedi, a saltare. Ne ho parlato anche con il sindaco Gualtieri. Ma evidentemente non l’ho convinto.

Il problema non risiede soltanto nei tremori e nei disturbi arrecati agli abitanti che vivono nelle aree limitrofe al Circo Massimo. Il timore della direttrice del Parco Archeologico del Colosseo è che questo luogo che resiste da secoli venga danneggiato.

Finora non ci sono stati danni al patrimonio, ma non sappiamo cosa potrà succedere. – evidenzia – Teniamo presente che il Circo Massimo non è un prato, è un monumento: ha gallerie sotterranee, parti archeologiche, non ci si può saltare sopra per ore, in decine di migliaia. Oggi ho subito chiesto di verificare i danni, non è una situazione secondo me consona per un posto del genere. Questi concerti andrebbero fatti negli stadi, o comunque nei luoghi preposti.

E, in effetti, nella capitale strutture più adatte ad eventi di questo tipo non mancano.

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Fonte: AGI 

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