Murilo ha potuto assistere al concerto della sua band del cuore, i Coldplay, ed è riuscito ad incontrarla. Il gruppo è da tempo attento all’inclusività nei suoi concerti
Il concerto della band britannica Coldplay a San Paolo, sabato scorso, è stata un’occasione irripetibile per un ragazzo autistico di nome Murilo di vedere i suoi idoli dal vivo e conservare nella memoria e nel cuore ricordi indelebili.
Murillo, che ha 17 anni, ha infatti sempre comunicato attraverso la musica e, soprattutto, attraverso i Coldplay. Tutto è iniziato quando il papà gli ha mostrato una clip di Adventure of a Lifetime, brano storico della band.
Nonostante parlasse poco, Murilo ha incredibilmente memorizzato rapidamente ogni strofa della canzone. La mamma di Murilo, Fernanda Leal, ha raccontato:
Ha iniziato a formare frasi all’età di 9 anni. Ma già all’età di 1 anno cantava.
La sorpresa dei Coldplay
Ora il ragazzo sta perdendo la vista a causa di una rara sindrome chiamata Bardet-boedl e la sua famiglia si sta impegnando a fondo per fornirgli dei ricordi visivi da custodire per sempre. Tra questi non poteva mancare la sua band del cuore, i Coldplay.
E così, dopo una lunga mobilitazione attraverso una campagna online, i genitori sono riusciti a vincere i biglietti per assistere all’esibizione di Chris Martin e colleghi. Per Murilo è stata la realizzazione di un sogno: assistere allo spettacolo dei suoi artisti preferiti.
Quando Murilo è arrivato a San Paolo, il cantante era già stato avvertito e ha chiesto che il ragazzo avesse un’assistenza speciale durante il concerto. Inoltre l’adolescente ha anche potuto incontrare la band di persona dietro le quinte. Durante lo spettacolo, Murilo si è emozionato e ha emozionato chi gli era accanto, oltre ovviamente a cantare a squarciagola i successi dei Coldplay.
L’inclusività della band
Ancora una volta, dunque, è emersa la sensibilità di questa band molto attiva su queste tematiche. C’è infatti una particolarità che contraddistingue i suoi concerti di cui forse non molti sono a conoscenza. I Coldplay stanno promuovendo una nuova esperienza di ascolto inclusiva durante il loro tour mondiale The Music of the Spheres.
In che modo? Permettendo ai fan che hanno problemi di udito di indossare un giubbotto Subpac che consente loro di captare i bassi. L’idea di adottare questa tecnologia è stata di Dakota Johnson, attrice e compagna di Chris Martin.
Inoltre a tutti i concerti della band sono presenti interpreti che possono tradure le loro canzoni nella lingua dei segni per rendere queste esperienze il più inclusive possibili. Martin aveva spiegato così l’adozione di queste piccole, ma grandi attenzioni nei confronti di tutti gli spettatori:
Non vogliamo che il pubblico pensi: ‘Che band incredibile! Vogliamo che la gente pensi di essere incredibile. Lo spettacolo vuole dimostrare che tutti sono speciali.
Un messaggio che apprezziamo e sottoscriviamo in pieno!
Grammy-winning band @coldplay is working on making music more inclusive.
They're advocating for those who are deaf and hard-of-hearing, saying it makes them “emotional” to hear about fans experiencing live music they didn’t previously have access to. pic.twitter.com/neSIQCuJpq
— CBS Mornings (@CBSMornings) July 6, 2022
Seguici su Telegram | Instagram | Facebook | TikTok | Youtube
Ti potrebbe interessare anche:
- Roberto, l’edicolante autistico di Napoli, sta facendo il giro del web, ma la sua edicola è chiusa ormai da tempo
- Avvocata Woo, la serie rivelazione di Netflix: una donna nello spettro autistico affronta sfide dentro e fuori il tribunale
- “Sono autistico e ne vado fiero”: dal palco con il papà Elio, il toccante messaggio di Dante contro i pregiudizi (a soli 12 anni)