Il magico film d'animazione Le avventure di Peter Pan ha appena spento 70 candeline, ma continua ad essere un capolavoro senza tempo adatto a tutta la famiglia, in grado di farci tornare tutti un po' bambini
“Le avventure di Peter Pan”, il classico Walt Disney che racconta la storia dell’eterno ragazzino, ha compiuto la bellezza di… 70 anni! Era, infatti, il 5 febbraio 1953 quando il film d’animazione debuttava nelle sale cinematografiche americane, rivelandosi un gran successo (fu infatti l’opera cinematografica con il maggior numero di incassi negli Usa in quell’anno).
Ancora oggi, nonostante la sua veneranda, età questo capolavoro – basato sull’opera teatrale “Peter Pan. Il bambino che non voleva crescere” del drammaturgo britannico J. M. Barrie continua ad affascinare adulti e bambini e ci ricorda l’importanza di continuare a sognare.
Il film d’animazione, che nei cinema italiani arrivo quasi un anno dopo (il 16 dicembre 1953) è davvero una storia senza tempo, come recita il narratore per introdurre la fiaba. Tutto ha inizio nel ricco quartiere Bloomsbury di Londra, nella casa della famiglia Darling. Proprio qui si reca il giovane Peter Pan – che di crescere non ne vuole sapere – per andare alla ricerca della sua ombra e si imbatte nella dodicenne Wendy e nei suoi fratellini Gianni e Michele.
Con l’aiuto della sua fidata e gelosissima amica, l’iconica fatina Trilla, Peter Pan insegna ai tre fratelli a volare per portarli con sé nell’Isola che non c’è, un luogo magico in cui i bambini non crescono mai.
In questo posto affascinante – abitato dalle sirene ma anche dal temibile Capitano Uncino e la sua ciurma – la dolce Wendy, Gianni e Michele vivono una serie di avventure e disavventure rocambolesche per poi decidere di fare rientro a Londra e vivere con la loro famiglia.
Gli insegnamenti di Peter Pan
Il classico d’animazione, il 15esimo targato Walt Disney, non si limita soltanto a intrattenere, ma custodisce diverse lezioni di cui far tesoro. Peter Pan incarna quel bambino che ognuno ha dentro di sé e che si ritrova a scontrarsi con la realtà. L’eterno ragazzino incarna il nostro desiderio di voler vivere prolungare la nostra infanzia, fatta di spensieratezza e innocenza, e ci ricorda che soltanto chi sogna può volare.
Allo stesso tempo, però, il film Disney ci porta a comprendere che non si può fuggire per sempre dalle nostre responsabilità e per vivere bisogna essere capace di restare con i piedi per terra, anche quando fa male, e che provare a fermare il tempo non è naturale né possibile.
Tra le frasi più belle tratte da “Le avventure di Peter Pan” non possiamo dimenticare:
Eccola, Wendy. La seconda stella, poi si volta e via sempre dritto
Non smettere di sognare, solo chi sogna può volare.
È molto strano, ho la sensazione di averlo già visto quel vascello, tanto tempo fa quando ero bambino!
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