Paola Caruso rivela la malattia del figlio, dopo il mare di odio social: “Non voglio che succeda ad altri bambini”

Paola Caruso ha raccontato il problema di salute avuto dal figlio Michele. Un medico in Egitto gli ha praticato un’iniezione con un medicinale vietato ai bambini, andando a lesionargli il nervo sciatico.

Ospite al programma di Canale 5 Verissimo, la showgirl Paola Caruso ha parlato a cuore aperto del momento di difficoltà che sta attraversando. Aveva già accennato sui social dei problemi di salute che avevano colpito il figlio Michele che compirà 4 anni a marzo.

Ora ha voluto raccontare cos’è successo, dopo aver ricevuto numerose critiche con gli haters che l’accusavano di aver speculato sull’accaduto. In quelle circostanze, infatti, si era ritrovata attaccata dai “leoni da tastiera” che l’additavano come “irriconoscibile” e le rimproveravano di essere andata dal chirurgo plastico sfruttando la popolarità che le aveva dato proprio quell’annuncio.

Di fronte a Silvia Toffanin ha narrato, in lacrime, come un errore medico abbia provocato a Michele una paresi del nervo sciatico. L’ex bonas di Avanti Un Altro si trovava in vacanza con il figlio a Sharm el-Sheikh, in Egitto, il 21 novembre. All’improvviso, però, a Michele è venuta la febbre. Il bimbo, di salute cagionevole, probabilmente aveva sofferto il cambio di temperatura.

Tuttavia la Caruso ha spiegato che la febbre non calava nemmeno con gli antipiretici, così ha iniziato a preoccuparsi e ha chiamato un medico. Ma proprio in questo momento si è avuta una svolta inaspettata. Il dottore, parlando solo in arabo, ha accennato ad un’iniezione per fare abbassare la febbre. La Caruso ha ammesso:

Ero contraria, ma dato che era un dottore mi sono fidata. Non lo avessi mai fatto.

Michele non riusciva più a muovere la gamba

Il piccolo ha avvertito forte dolore durante la puntura, ma la mamma ha cercato di calmarlo. Poi, dopo circa mezz’ora, lo ha chiamato per misurargli la febbre. Michele però a quel punto si è alzato dal letto ed è caduto a terra.

Non sentiva più la gamba, non la muoveva più. Io sono impazzita, mi si è spento il cervello e non ho capito più niente. Da quel giorno, dal 21 novembre, la nostra vita è cambiata totalmente. Siamo andati subito in ospedale. Lo hanno visitato quattro medici, poi è arrivata una neurologa. I dottori hanno capito che con la puntura era stato lesionato il nervo sciatico.

 

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La Caruso e il figlio sono dunque tornati in Italia, dove il piccolo è stato ricoverato in un ospedale pediatrico neurologico a Milano. Qui ha scoperto che il medico gli aveva iniettato un medicinale non adatto ai bambini perché tossico e che Michele soffriva di una paresi del nervo sciatico.

Al momento il bambino ha ripreso a muovere la gamba, camminando con un tutore dopo essersi sottoposto quasi tutti i giorni a trattamenti di fisioterapia. Fino a metà dicembre non è riuscito a deambulare e non è chiaro se tornerà a camminare senza l’ausilio del tutore.

I medici dicono che è una cosa molto lunga ed è l’unico caso in Italia, perché quel medicinale è vietato iniettarlo ai minori in tutto il mondo. Non sanno come reagirà il nervo, quanto tempo ci vorrà, se si sanerà o meno.

Tanti i messaggi di incoraggiamento, anche da persone che si sono trovate nelle stesse situazioni

Fortunatamente Michele non prova dolore perché non ha sensibilità alla gamba. Soffre però di incubi in cui non riesce a camminare ed è molto instabile. La Caruso ha chiosato affermando:

Sono devastata. Non lo auguro a nessuna persona al mondo. Vedere un figlio che soffre è straziante.

Dopo l’ondata di odio social delle scorse settimane, migliaia di utenti hanno mostrato solidarietà alla showgirl. Diversi hanno raccontato di essersi trovati in situazioni simili e hanno provato a trasmetterle messaggi di speranza, augurando a lei e al piccolo Michele il meglio, esortandoli a non mollare.

Molti l’hanno inoltre ringraziata per aver parlato di un problema sommerso, nella speranza che il suo messaggio possa far luce su altri casi di persone “normali” che non hanno la possibilità di essere ospiti a programmi televisivi. L’auspicio è che situazioni del genere possano in futuro non accadere più.

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